Juve Stabia-Messina per Giorgio Corona non può essere una gara come tutte le altre. Il bomber di Cinisi fu grande protagonista con le “vespe” nel 2010-11, conquistando la promozione in B, ed è ancora oggi idolo indiscusso della tifoseria gialloblù. Quattordici le marcature di Re Giorgio in quel campionato, una delle quali siglata proprio nella finale playoff del “Flaminio” contro l’Atletico Roma, battuto per 2-0. L’attuale capitano del Messina ha parlato al “Pungiglione Stabiese”, programma della web radio di ViViCentro, descrivendo le sue sensazioni in attesa del match di sabato che segnerà il ritorno, ma da avversario, a Castellammare: “Sarà un vero piacere, proverò un’emozione indescrivibile perché torno al Menti dopo quattro anni. Ho lasciato dei bei ricordi a Castellammare, abbiamo condiviso un anno indimenticabile tra la conquista della promozione in Serie B e della Coppa Italia Lega Pro. Vedrò con piacere specialmente il presidente Manniello. So che sabato sarà al “Menti” e vi dirò di più, deve per forza venire ! Io penso di non giocare più l’anno prossimo, perciò lui deve essere presente. Ne abbiamo parlato in settimana, mi ha dato la sua parola e sono sicuro di vederlo. Di quei tempi ripenso ai tifosi a Natale nello spogliatoio – prosegue Corona – ai 2.000 del Flaminio, alla festa al “Menti”, al presidente sempre vicino a noi. Come posso dimenticarlo ?”.
Adesso è la Juve Stabia allenata da Pancaro. Una formazione tosta, con ottime individualità, in grado di collezionare 14 punti in sette giornate, venendo sconfitta soltanto all’esordio dal Catanzaro. “È normale che la Juve Stabia sia una squadra forte, che vuole far bene e che in casa si fa rispettare. Affronterà un Messina aggressivo, perché abbiamo subìto 11 gol in tre partite e sono stati duri da digerire, specialmente perché arrivati nei primi tempi. Nell’ultimo turno di campionato, contro il Lecce, siamo entrati in campo diversamente, con più voglia, e abbiamo vinto”.
In rosa per i gialloblù, tra gli elementi di maggiore esperienza, c’è Fabio Caserta, ex compagno di Corona al Catania. Sabato in campo non mancheranno i sorrisi. “Con Fabio ogni tanto mi sento, è un professionista serio ed un bravo ragazzo. Un vero e proprio esempio per tutti e sta trascinando i compagni all’obiettivo di squadra”.
Sul gol al Lecce, che gli ha consentito di superare Silvio Piola nella graduatoria dei bomber più anziani, piazzandosi al quarto posto, Corona scherza: “Sono lontani quelli davanti a me, sono record che neppure conoscevo. Come faccio a ricordarmi di 50 anni fa? Segnare fa sempre piacere, ma devo condividere tutti i miei gol ed i successi con la squadra in cui gioco, è giusto che sia così. Cosa farò una volta finita la carriera ? Non farò l’allenatore, forse insegnerò il calcio ai bambini, perché ho un carattere particolare. Oggi tutti fanno gli allenatori, ma devi vedere per quanti anni puoi farlo in quel modo. I bambini ti lasciano tranquillo, i grandi no, non c’è modo di lavorare serenamente”.
Ma se la prossima rete dovesse arrivare proprio sabato, contro la sua ex squadra, chiarisce: “Non esulto, non potrei mai esultare dopo quello che ho provato indossando la maglia della Juve Stabia”.