Ghiotte chances per entrambe le contendenti ma il testa-coda del San Filippo, disputato di fronte a 2.500 spettatori, si chiude sullo 0-0. I padroni di casa possono recriminare per alcune buone opportunità non sfruttate fino in fondo da Chiaria ma devono ringraziare Mosciaro, che ha vanificato alcuni assist al bacio di un ispiratissimo De Angelis, sicuramente il migliore in campo. I silani mantengono il primato, il Messina resta terzultimo ma offre ancora una volta chiari segnali di reazione.
Il pre-partita. Contrariamente a quanto provato in settimana, Catalano varia ancora il tandem offensivo. Ad affiancare il riconfermato Chiaria, che a Chieti ha firmato la sua terza marcatura stagionale, sarà infatti Lasagna, subentrato a gara in corso in Abruzzo al pari di Quintoni. L’esterno ex Milazzo e Silvestri, che ha scontato un turno di squalifica, rappresentano le altre due novità nell’undici titolare. Cambia area di competenza il portoghese Costa Ferreira: impiegato da attaccante sette giorni prima, tornerà ad agire da esterno di centrocampo nel big-match con il Cosenza capolista. Partirà ancora dalla panchina invece Corona. Al 3-5-2 che ha ridato equilibrio e consapevolezza nei propri mezzi ai giallorossi, Cappellacci oppone il 4-3-3 con il tridente composto da Alessandro, De Angelis e Mosciaro, l’unico riconfermato in una rosa totalmente rinnovata. Nessuna variazione rispetto all’undici anti-Foggia: in difesa spicca la presenza di Blondett, prodotto del vivaio del Genoa al pari dei vari Lagomarsini, Buongiorno, De Bode (squalificato) e Siciliano. Si accomodano in tribuna gli argentini Piovi e Scoponi, schierati da titolari a Chieti. Il Cosenza deve rinunciare a Castagnetti, reduce da un infortunio che non si è evidentemente ancora lasciato alle spalle. Non è presente la tifoseria ospite, dal momento che in prevendita sono stati riscontrati dei problemi tecnici che non hanno consentito l’acquisto dei tagliandi neanche da parte dei sostenitori in possesso della Tessera del Tifoso. Messina in campo con la maglia bianca, calzoncini e calzettoni rossi. Tradizionale divisa a righe verticali rossoblu per il Cosenza, che indossa pantaloncini blu e calzettoni bianchi. In aumento le presenze sugli spalti: 2.500 gli spettatori presenti, immediata la risposta della piazza al malumore del patron Lo Monaco.
La cronaca. Dopo appena 40” Mosciaro spreca una clamorosa palla-gol, su assist di De Angelis: smarcato da solo davanti a Lagomarsini calcia la palla alta sulla traversa. Sul fronte opposto immediata la risposta del Messina: termina a lato la conclusione al volo da fuori area di Bucolo. Al 4’ incursione sulla destra di Bigoni, la cui conclusione viene ribattuta da Lagomarsini in tuffo; in spaccata Mosciaro conclude poi fuori. Avvio vivacissimo e promettente: al 7’ sfiora il secondo palo il diagonale di Costa Ferreira, servito in profondità dall’ex Guadalupi. Al 13’ Mosciaro, servito ancora da De Angelis, si ripresenta tutto da solo davanti a Lagomarsini, che respinge di piede: grave l’errore dell’attaccante, che grazia nuovamente il Messina. A gestire il possesso palla è principalmente il Cosenza, anche se i locali collezionano tre calci d’angolo dopo 20’. Al 23’ viene deviato in corner il calcio piazzato dai venti metri di Mosciaro. Tre minuti dopo Lasagna raccoglie un pallone vagante in area ma conclude alto sulla traversa. La scena si ripete subito dopo, con la pregevole combinazione tra l’ex Avellino e Chiaria, la cui botta da fuori sorvola la porta difesa da Frattali. Al 29’ ancora l’ex bomber dell’Ischia ad un passo dal gol: il suo colpo di testa deviato termina di un soffio a lato. Sul corner seguente ci prova ancora di testa Ignoffo: tentativo rintuzzato dalla retroguardia silana, che però ora appare in difficoltà. Al 34’ insidioso il traversone di Mannini, sul quale Alessandro non trova il tap-in vincente in spaccata. Mosciaro scivola ancora e non sfrutta l’ennesimo servizio in profondità dell’ispiratissimo De Angelis. Al 42’ strepitosa botta da fuori area di Ferreira, deviata in corner in tuffo da Frattali. Due minuti dopo grave l’errore sotto misura di Alessandro che, posizionato all’altezza dell’area piccola, calcia incredibilmente alto. Squadre al riposo sullo 0-0.
Messina molto determinato al rientro dagli spogliatoi: Cosenza costretto a chiudersi in difesa sugli sviluppi dei traversoni di Quintoni. I silani cercano di reagire e riescono a monetizzare alcune conclusioni dalla bandierina. All’11’ un po’ di apprensione sul traversone dalla sinistra di Mannini: è Ignoffo a liberare l’area. Al 13’ termina invece di un soffio a lato il colpo di testa di Guidi sul calcio di punizione di Giordano. Subito dopo ottima la chiusura della retroguardia peloritana su Alessandro, servito in profondità dal solito De Angelis. Al 15’ sul rinvio dalla trequarti di Ignoffo, Guerriera è bravissimo nel bruciare il tempo a due avversari: la successiva conclusione a botta sicura di Ferreira deviata ancora una volta in angolo. Al 17’ cartellino giallo per Ignoffo, che era in diffida: al pari di De Bode salterà per squalifica la prossima trasferta sul campo del Gavorrano penultimo. Al 19’ il primo cambio: Catalano inserisce il bomber Corona al posto di Lasagna, calato alla distanza. Al 24’ macroscopica opportunità per il Messina con Chiaria che vince un rimpallo e si invola: Frattali respinge in tuffo, poi Guadalupi calcia alle stelle. Si accende la Curva Sud per l’improvvisa fiammata che poteva costare il match al Cosenza. Due minuti dopo Guerriera non riesce a sfruttare fino in fondo il grave errore di Bigoni, che perde palla a metà campo, consentendo un facile contropiede ai padroni di casa. Mosciaro prova ad allentare la pressione con una conclusione da fuori area che però pecca d’imprecisione. Al 29’ primo avvicendamento anche tra gli ospiti, con Calderini che rileva Alessandro. Poi è Caldore a prendere il posto di Cucinotta. Al 36’ sono ancora i giallorossi a sfiorare l’1-0: ribattuta in corner da Frattali la conclusione di Chiaria, servito al meglio a centro area da Ferreira. Tra il 37’ ed il 38’ due ghiotte chances per il Cosenza: prima è De Angelis a concludere di un soffio fuori dopo una pregevole iniziativa personale, poi sfiora il palo la botta di Calderini. Catalano intanto completa i cambi inserendo Simonetti al posto di Guadalupi. Al 44’ perfetto lo stacco di Chiaria su traversone di Corona: il pallone sorvola di un soffio la traversa. Non accade più nulla nonostante i quattro minuti di recupero: termina 0-0 come sei mesi fa ma rispetto ad allora la classifica del Messina è decisamente meno esaltante: terzultimo posto a -5 dall’ottavo posto. I silani invece confermano la loro solidità e prolungano la loro striscia positiva, mantenendo la vetta con un punto di margine sul Teramo.
Il tabellino. ACR Messina – Nuova Cosenza 0-0
ACR Messina: Lagomarsini, Silvestri, Quintoni, Bucolo (VK), Cucinotta (dal 33′ st Caldore), Ignoffo (K), Guerriera, Costa Ferreira, Chiaria, Guadalupi (dal 38′ st Simonetti), Lasagna (dal 19′ st Corona). A disposizione: Iuliano, Bolzan, Gherardi, Buongiorno. Allenatore: Sig. Gaetano Catalano.
Nuova Cosenza: Frattali, Palazzi, Mannini, Meduri, Blondett, Guidi, Bigoni, Giordano (VK), Mosciaro (K, dal 43′ st Napolano), De Angelis, Alessandro (dal 29′ st Calderini). A disposizione: Orlandi, Adamo, Carrieri, Pepe, Criaco. Allenatore: Sig. Roberto Cappellacci.
Arbitro: Matteo Proietti della sezione di Terni.
Assistenti: Francesco Oliviero di Ercolano e Genny Sbrescia di Castellamare di Stabia.
Note – Ammoniti: al 33′ pt Lasagna (M), all’8′ st Costa Ferreira (M), al 17′ st Ignoffo (M), al 31′ st Guidi (C), al 42′ st Bucolo (M). Corner: 7-6 (5-2). Recupero: 0′ pt e 4′ st. Spettatori: 2.500 (paganti, quota abbonati ed incasso come di consueto non sono stati comunicati).
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