L’1-1 con l’Aversa Normanna ha aperto mille interrogativi in casa Messina. Dal capitano giallorosso Giorgio Corona, dopo la deludente prova della squadra, messaggi inequivocabili: “Abbiamo giocato un primo tempo discreto, sfruttando bene le fasce laterali e passando in vantaggio meritatamente. Nel momento che non ti aspetti, poi, è arrivato il gol del pareggio e ti crolla tutto il mondo addosso, essendo accaduto quello che non dovrebbe succedere. Nella ripresa non abbiamo mai verticalizzato, facendo solo dei passaggi. In generale non siamo riusciti a scrollarci di dosso quella paura che ci ha impedito di fare quanto preparato in settimana. Manchiamo nel saper leggere la partita e soprattutto dobbiamo essere più uniti e compatti, perché quest’anno vedo poca unione a differenza degli altri campionati passati. Ogni componente, includendo tutti, anche tifosi e stampa, si attiene al compitino. Così si fa poca strada”.
Per quanto concerne il penalty e la scelta del tiratore è lapidario: “Per il rigore la colpa è mia, dovevo calciarlo io, ma poi ho fatto tirare Orlando. Non è un problema che abbia sbagliato, è capitato anche a me a Cosenza. Non attacchiamoci a questo, abbiamo poi subìto l’1-1 ed è crollato il mondo addosso. La classifica ? Bisogna guardare chi ci sta davanti – prosegue Corona – e pensare che se si vince contro il Lecce si può battere chiunque. Oggi dovevamo dimostrare di essere carne o pesce e invece non l’abbiamo fatto. In questo campionato quelle della scorsa Prima Divisione sono nei primi posti, mentre le altre fanno maggiore fatica. Per noi niente alibi dobbiamo solo star zitti e pedalare”.