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Corona: “Il Messina merita più amore. La C unica una sfida stimolante anche per me”

Giorgio Corona
L’attaccante del Messina, Giorgio Corona

Dall’esperto capitano l’avvertimento ai compagni: guai a sottovalutare il match con il Gavorrano. Giorgio Corona, rimasto fuori dal confronto di Cosenza, si candida al ritorno da titolare nella gara che il Messina affronterà contro il fanalino di coda del torneo. C’è il pericolo del troppo facile e chi nel calcio ha vissuto tante battaglie sottolinea: “Lavoriamo come sempre con intensità per puntare domenica ad allungare la striscia di risultati positivi e consolidare la nostra posizione. Non dobbiamo, però, sottovalutare il Gavorrano: queste sono le partite più difficili, ma se scenderemo in campo con la stessa voglia delle ultime gare faremo bene”.

La metamorfosi compiuta dopo il giro di boa ha riportato il Messina nelle posizioni che contano. Corona, sul tema, è emblematico: “Rispetto al girone di andata è cambiato tanto nella testa dei calciatori. Forse ci siamo scrollati di dosso le paure ed il nuovo mister ha sicuramente contribuito. Giochiamo più tranquilli e quindi ci riescono anche le giocate più difficili. Grassadonia, d’altronde, insiste molto su questo aspetto”.

Corona in azione
Corona in azione

“Re Giorgio” commenta dunque il ritorno del grande pubblico al “San Filippo”. Anche con il Gavorrano si preannuncia una buona cornice, l’attaccante però punge: “Speravamo sin dalla prima giornata nell’aiuto della gante. Quando le cose vanno bene si sale tutti sul carro. Io sono qui da parecchio tempo ed avrei voluto vedere questo attaccamento anche nei momenti di difficoltà. Avrei preferito essere fischiato da 5.000 spettatori invece che da 1.500. I messinesi dovrebbero essere più vicini alla squadra ed amarla maggiormente. In Sicilia c’è fame di tutto ed il calcio può dare una grande mano”.

Il gruppo è totalmente rinnovato, dopo la robusta opera di rafforzamento attuata dalla società sfruttando il mercato invernale. “I nuovi sono giocatori di valore ed avevano una condizione diversa rispetto a chi è arrivato prima in estate e magari non ha inciso come ci si aspettava. Ci stanno dando una grande mano ed i risultati alla lunga si vedono. Io e Ignoffo vorremmo giocare sempre, anche se c’è il limite dell’età media limitata ai 24 anni. Rispettiamo le decisioni e pensiamo sempre alla squadra”.

Re Giorgio con l'arbitro
Re Giorgio, “occhiata” all’arbitro

Il futuro di Ferreira potrebbe essere lontano da Messina. Sul portoghese, sempre più destinato a diventare uomo mercato, aggiunge: “Pedro sta giocando di più e sta dimostrando il suo valore. Deve stare tranquillo e migliorare, può giocare in altre categorie”.

A più quattro sulla nona la strada per i giallorossi sembra in discesa e certe gerarchie appaiono consolidate. “Le più forti restano quelle davanti, noi dopo aver deluso per metà stagione adesso possiamo giocarcela con tutti. L’unica su cui non mi esprimo è la Casertana, perché all’andata non l’ho affrontata. Vedremo fra tre settimane che partita sarà”.

Sul proprio futuro, invece, Corona fa pretattica: “Ancora una volta mi chiedete cosa farò l’anno prossimo. Rispondo che il futuro è il presente (ride, ndc). Nella C unica ci saranno tante società prestigiose e sarà una sfida stimolante. Sarebbe bello esserci, ma in merito decideremo soltanto in seguito”.

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