18.2 C
Messina

Corona: “Giacomo ha voglia di imparare. Ferrigno? Mi sono tatuato la sua F…”

Di padre in figlio. Giorgio Corona ha chiuso una grande carriera con 258 reti complessive. Oggi prova a seguire le sue orme il 21enne Giacomo, esploso nel vivaio dell’Empoli (19 gol) e del Torino (12 reti), e ora protagonista in C nel Pontedera, con sei gol e quattro assist. “Parlo il meno possibile di lui e per il suo bene non posso ragionare da papà. Mi chiede consigli ma sa che io non devo mettermi in mezzo fra lui e il suo cognome. È normale che vedendolo la gente ripensi a me. Sta facendo un percorso positivo a Pontedera. Essendo di proprietà del Palermo, poi rientrerà in Sicilia”. 

Giacomo Corona
Giacomo Corona con la maglia del Torino

Corona junior ha avuto anche la soddisfazione dell’esordio in A con l’Empoli, contro il Verona, ma guai ad esaltarsi: “Gli ho detto subito che era soltanto un giorno da ricordare ma di stare attento perché poteva rovinargli la vita. La serie A non si raggiunge in un secondo, c’è tanto lavoro dietro. Se sei bravo e fortunato magari un giorno ci arrivi ma nulla è scontato. Ad ogni modo ha la mentalità giusta. Il papà che ha giocato magari lo aiuta. Lui è da tre anni fuori e ha tanta voglia di imparare”. 

Corona ha condiviso sei anni al fianco di Fabrizio Ferrigno, i primi tre da calciatore del Catanzaro, i successivi al Messina quando era il direttore sportivo dell’Acr. Recentemente Re Giorgio ha anche ricevuto un premio che è stato intitolato allo sfortunato dirigente: “Fabrizio è sempre con me. Abbiamo fatto un tatuaggio assieme. Lui si è impresso la “G” in mio onore, io la sua “F”… Oltre ad essere un grande direttore e calciatore era una persona stupenda, che non si tirava mai indietro. Cerchiamo di stare vicini alla moglie e ai cinque figli, a cui mancherà tantissimo. Sono una famiglia numerosissima, ti avvilisce pensare che non ce l’abbia fatta”. 

Corona e Ferrigno
Corona e Ferrigno tornano da avversari al “Ceravolo” (foto Paolo Furrer)

Oggi sono grandi protagoniste in B squadre con cui Corona ha ottenuto due storiche promozioni tra i cadetti, il Catanzaro e la Juve Stabia, due modelli vincenti e due riferimenti per il Sud Italia: “I miei ricordi di Fabrizio Ferrigno sono legati proprio a Catanzaro, dove sono tornato recentemente. Spero che presto possa essere ricordato anche al “Ceravolo”. Sono due piazze che stanno facendo bene, in Calabria in particolare grazie al grande rendimento di Iemmello. Il campionato è molto difficile ma si stanno comportando alla grande”.

Come Messina ci sono però tante altre realtà del Sud che vivono annate tormentate e Corona tiene a ricordarle: “Ho giocato anche a Taranto, che ha appena perso la C, ed è una piazza spettacolare. Mi dispiace anche per il Brindisi, che vive annate complicate”. Con i biancazzurri Re Giorgio firmò ben 21 reti nel 2002/03. I pugliesi, dopo la retrocessione, sono fanalino di coda anche in D, anche a causa di un pesante -14 in classifica, originato dalla grave crisi societaria che propiziò il ritorno fra i Dilettanti.

Nella prima parte dell’intervista Giorgio Corona ha ricordato le sue cinque stagioni a Messina.

BREVI

Calcio - Lega Pro

POTRESTI ESSERTI PERSO