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Corona: “Faremo di tutto per salvarci. A Catanzaro tre anni stupendi”

Nel 2003-04 trascinò a suon di gol il Catanzaro verso una celebratissima promozione in B. Per Giorgio Corona fu una delle stagioni più prolifiche della carriera, chiusa con ben 19 centri all’attivo. In Calabria rimase anche per i due successivi tornei cadetti. Una storia terminata dopo la retrocessione in C1, ma condita da altre 27 marcature in campionato. La sfida del “Ceravolo” è inevitabilmente per il capitano del Messina, sin dall’estate, tra quelle cerchiate in rosso nel calendario. “Si tratta di una piazza dove sono stato bene per tre anni, giocando un campionato di C1 e due di B. Insieme alla Juve Stabia era la squadra che volevo incontrare e non può essere quindi per me una partita come le altre, però in questo momento abbiamo bisogno di punti e dobbiamo cercare di vincere anche su un campo difficile. Ho dato molto al Catanzaro, ricevendo altrettanto. Sono stati tre anni stupendi, eravamo tutti amati, sia io che Ferrigno, che avevano soprannominato “Sindaco”. Ora ci ritornerò da avversario e sarà un piacere. In caso di gol ? Sapete come la penso, non ho mai esultato nè lo farei domenica. L’importante è che possa segnare”.

Una volée di Corona
Una volée di Corona

Riguardo alle parole del presidente, che ha annunciato di voler lasciare la società il 30 giugno, è laconico: “Quante volte ha detto Lo Monaco che avrebbe lasciato? Parecchie… Noi però pensiamo solo alla salvezza, che è l’obiettivo della squadra. Le dichiarazioni del presidente non devono influire sulle nostre prestazioni. Se vogliamo dei chiarimenti ne parleremo direttamente con lui”.

I tre pareggi di fila non hanno giovato molto ai fini della classifica, ma contro Cosenza, Aversa Normanna e Martina si sono visti dei timidi segnali di ripresa. “Abbiamo fatto delle buone partite e meritavamo di vincere, purtroppo non riusciamo a far gol e dobbiamo cercare di dare ancora di più. La squadra è unita e sa che arriverà il momento in cui vinceremo. Dobbiamo cercare di scalare posizioni in graduatoria e guardare chi ci sta davanti. A Catanzaro mi aspetto un’altra prestazione in linea con le ultime due. Ad Aversa ci abbiamo provato in tutti i modi e per lo gettarci in avanti abbiamo rischiato addirittura di perdere. Anche contro il Martina abbiamo cercato a tutti i costi la vittoria. Sappiamo che stiamo facendo bene, ma non raccogliamo i frutti, però creando occasioni come nelle ultime gare possiamo sbloccarci presto”.

Re Giorgio Corona
Re Giorgio Corona

Rivolgendosi ai tifosi il capitano di mille battaglie lancia questo messaggio: “La gente è delusa e preoccupata, ma deve sapere che la squadra farà di tutto per salvarsi e secondo me ci riuscirà. Fin quando la matematica ce lo consentirà continueremo inoltre a sperare nella salvezza diretta, pur sapendo che è molto dura. Vincere cinque partite su cinque sarebbe il finale ideale. Collezionando anche tredici punti, però, potremmo ancora farcela. Mi prenderanno per pazzo, ma nel calcio può succedere sempre di tutto”.

Corona prova a riconquistare un pallone
Corona prova a riconquistare un pallone

A maggio compirà 41 anni, ma per pensare al futuro c’è ancora tempo e il capitano non scioglie le riserve circa una sua permanenza a Messina. La missione salvezza è infatti l’unica nella testa di Corona. “Ho un obiettivo e l’ho già rivelato tre anni fa. Poi me ne sono posto un altro, quello legato al record di gol, ma è qualcosa di secondario. Con o senza Corona e Lo Monaco il Messina deve andare avanti e la cosa più importante è salvarsi. Gli ostacoli ci sono sempre stati, in tutti i sensi, ma ci siamo abituati e li supereremo anche quest’anno”.

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