Giovanni Cornacchini può godersi da subito la creatura che il nuovo Bari targato De Laurentiis ha affidato nelle sue mani. Messina steso 3-0 e per l’ex attaccante di Milan, Bologna, Perugia e Vicenza è stato un debutto sulla panchina dei biancorossi tutto da ricordare: “Ero curioso di capire anche io come reagisse la squadra che è stata costruita poco alla volta. Non avevo mai avuto tutti a disposizione, la risposta è stata positiva. Ho la fortuna di allenare giocatori forti”.
Ci ha pensato Cornacchini a far uscire D’Ignazio, già ammonito e graziato dall’arbitro Di Marco. La sostituzione del numero 3 è stata una mossa inevitabile: “Lì bisogna essere svegli a leggere certe situazioni. Gli under a volte vanno in difficoltà e bisogna avere un’alternativa. Restare in 10 a quel punto della gara poteva cambiar le cose. Il Messina? Mi aspettavo una squadra che giocasse a calcio e che ci concedesse qualcosa perché sono molto propositivi. Se hai giocatori con la tecnica che hanno i miei è un vantaggio”.
Campionato già finito? Il Bari è un’autentica corazzata per la categoria, ma Cornacchini smorza i facili entusiasmi: “Abbiamo giocato soltanto una partita. I tifosi che ci seguono, come qui a Messina, rappresentano di certo un valore aggiunto, ma il campionato di Serie D è molto difficile. Le mie emozioni? Sono molto felice, mi viene da sorridere, allenare il Bari è tanta roba. Adesso aspettiamo l’esordio al San Nicola di domenica prossima”.