Emergono nuovi sviluppi sulla vicenda del diniego al trasferimento del titolo sportivo imposto dal Consiglio federale nell’intervista rilasciata dal DG della Nuova Cestistica Barcellona Aurelio Coppolino rilasciata alla testata calabrese Reggioacanestro-Le notizie sul Basket Calabrese e al portale Citynow Sport.
“Entro l’inizio della prossima settimana la FIP dovrà presentare le motivazioni che hanno portato, ad oggi, ad avere un titolo sportivo denominato Nuova Cestistica Barcellona, con sede a Reggio Calabria. Attendiamo le motivazioni del mancato trasferimento della sede sociale. Riceverle dopo vorrebbe chiaramente significare che FIP osteggia Barcellona Pozzo di Gotto. Ciò non è ammissibile ed è per questo che abbiamo interpellato i nostri rappresentanti istituzionali dai quali ci attendiamo che svolgano il loro lavoro. Sono qui anche per questo.
Se entro la settimana prossima non si avranno rassicurazioni temporali certe ed inderogabili circa il trasferimento della sede sociale da Reggio Calabria a Barcellona Pozzo di Gotto, sarà obbligatorio per il proprietario delle quote, che si è assunto un impegno economico estremamente rilevante, valutare le opzioni, che sono al momento due:
1 > Trasferimento temporaneo della sede sociale da Reggio Calabria a comune limitrofo a Barcellona Pozzo di Gotto, entro 50 km in linea d’aria da Reggio Calabria. Tale opzione sarà perseguita solo a fronte di impegno del Basket Barcellona di saldare tutte le eventuali morosità (la somma ammonterebbe ad un migliaio di euro?, ndc) poiché, ad inizio 2019, gli sarà revocata l’affiliazione FIP a seguito di rinuncia presentata da Basket Barcellona il 20 giugno 2018. In assenza di saldo delle eventuali morosità con tesserati FIP, la stessa Federazione vieterà per anni l’affiliazione di Società sportive aventi sede sociale Barcellona Pozzo di Gotto. Questo dicono le norme.
2 > Reggio Calabria. La Nuova Cestistica Barcellona vuole avviare il suo progetto a Barcellona Pozzo di Gotto. Per questo, sin da prima del Consiglio Federale di venerdì 13 luglio, a fronte di notizie informali circa il respingimento del nullaosta, ha chiesto ad istituzioni locali, regionali e nazionali attività di moral suasion nei confronti di due soggetti: il Basket Barcellona e la FIP.
Questi due soggetti, si anticipa sin da oggi ed a prescindere dalle motivazioni addotte al mancato nulla osta – ad oggi sconosciute -, saranno destinatari di richiesta di risarcimento danni rappresentati dai mancati introiti derivanti dal mancato avvio campagna abbonamenti (prevista lunedì 16 luglio), mancata sottoscrizione contratti pubblicitari, potenziale rivalsa dei tesserati già contrattualizzati nei giorni scorsi, danni di immagine quantificati dai nostri legali in una richiesta di risarcimento danni da € 300.000,00 per mancati introiti .
“La NCB” chiude il comunicato “confida che lunedì 16 luglio, i soggetti sopra menzionati si assumano le responsabilità del caso. NCB non intende far decidere ad altri il proprio destino”. Questa la deadline fissata: “Entro mercoledì 18 pretendiamo di conoscere la nostra sede legale. Giovedì 19 verrà deciso dove giocherà il titolo di Serie B ad oggi in mezzo allo Stretto. Quanto subito in queste ore non resterà senza responsabili”.