Al “Trofeo Primavera” ha partecipato anche la Football 24 di Carmine Coppola. L’ex capitano del Messina, sempre amatissimo dai tifosi, ha parlato della partita in programma sabato al “Franco Scoglio” di San Filippo, dove i grandi giallorossi del passato sfideranno la Nazionale Attori. Un evento presentato come tradizione con ironia dall’ex centrocampista: “Per la verità sorrido un po’ quando mi dicono che faccio parte delle Vecchie Glorie… Io non sono ancora un vecchio! Spero che ridurranno un po’ il campo altrimenti sarà dura perché il San Filippo è abbastanza grande. Altrimenti potremmo giocare venti contro venti…. Al di là degli scherzi invito la gente allo stadio. Aiutiamo questo ente che è una realtà importante di Messina”.
La finalità è benefica e tutti sono chiamati a partecipare: “Sarà un piacere riabbracciare Buonocore, Marra, Parisi, Di Napoli. Lo facciamo per divertirci e soprattutto per raccogliere fondi. Al Sud se non le supporti per le associazioni è davvero dura, i soldi non bastano mai. Questi 5 euro sono spesi benissimo. Bisogna dare una mano alla Lelat, che porta avanti un’attività meritoria. Non tutti sono fortunati, bisogna appoggiarli”.
Coppola ha poi commentato la stagione del Messina, di cui resta grande tifoso: “L’ho vissuta dall’esterno. Hanno fatto un campionato più che dignitoso. Sono partiti praticamente dalla D e poi dopo la riammissione hanno conquistato risultati straordinari. Hanno fatto degli sforzi grandiosi, rilevando tantissimi debiti. Ma per puntare al vertice bisogna consolidare le fondamenta e creare una società fortissima. Spero la rafforzeranno per tornare nel calcio che conta”.
L’ex calciatore della Salernitana ha poi commentato con ammirazione il successo della manifestazione giovanile ospitata in cinque centri della provincia: “La Futura Brolo ha organizzato benissimo questo evento, dislocato in diversi campi, che purtroppo non abbiamo a Messina… In provincia le Amministrazioni sono più vicine alle attività. Con i ragazzi ci siamo davvero divertiti. Come Football 24 siamo in attività da tre anni ed il nostro bilancio è positivo. Abbiamo già portato tre nostri allievi tra i professionisti. Stiamo crescendo, abbiamo una scuola calcio a Barcellona ed il prossimo anno potremmo aprirne un’altra in città oltre alla sede centrale”.
Ma il messaggio più significativo è per i genitori, rei di trasmettere troppe pressioni sui figli fin da piccolissimi: “Bisogna dedicare tempo ai ragazzi, per fargli capire che non è detto che devono per forza giocare a calcio. Il pallone va inteso come attività ludica, purtroppo c’è un po’ di confusione da parte degli adulti, che credono di avere tanti campioni in casa. Bisogna stare con i piedi per terra. Di Leo Messi invece ce n’è soltanto uno, gli altri devono pensare a divertirsi. Peraltro se le qualità ci sono davvero, le promesse troveranno la strada per emergere”.
