Esprime grande soddisfazione Carmine Coppola per il passaggio di Paolo Giofrè alla Turris. “Allevato”, dopo il fallimento della Reggina, nella Football24 Messina, il terzino sinistro è stato ceduto al Pescara nel 2017, proprio con il contributo della Ant&Anna Coppola Srl (società di intermediazione sportiva gestita dallo stesso Carmine e dal fratello Francesco, avvocato). In Abruzzo è stato protagonista con le maglie dell’Under 17 e dell’Under 19, prima del passaggio alla Turris con cui ha conquistato la promozione in Serie C collezionando 22 presenze, tutte da titolare, sulle 26 gare giocate nella stagione 19/20 finita anzitempo causa Covid.
Nato a Reggio Calabria il 1° marzo 2001, Giofrè è un mancino naturale di grande propensione offensiva che in quest’ultimo campionato ha affinato anche la fase difensiva sotto la guida di Raffaele Novelli all’Acr Messina. Nell’operazione che ha portato il calciatore in riva allo Stretto è stato forte lo zampino di Carmine Coppola, storico capitano della squadra biancoscudata. A Messina Giofrè si è reso protagonista di una stagione eccellente, contribuendo con 29 presenze alla promozione in Serie C della squadra peloritana, risultando anche il quinto calciatore più impiegato della rosa per minuti giocati.
Adesso il ritorno alla Turris, con cui ha sottoscritto un contratto triennale: “Ho sempre creduto nelle qualità di Paolo e sono felice che la sua carriera adesso gli stia dando le soddisfazioni che merita – sottolinea Carmine Coppola –. Ha fatto tanti sacrifici da ragazzino, ad appena 16 anni è andato a Pescara e quell’esperienza gli è servita molto per crescere non solo tecnicamente, ma soprattutto umanamente. Sono contento che possa tornare a giocare nella Turris e non abbiamo esitato ad accettare la proposta di una società con la quale ci siamo trovati benissimo due anni fa e che punta a disputare un buon campionato in Serie C. Colgo l’occasione per ringraziare anche l’intera proprietà dell’Acr Messina che nella stagione conclusa poco più di un mese fa non ha fatto mancare nulla a Paolo, conquistando una promozione che resterà indimenticabile nella sua vita sportiva e che ha riempito d’orgoglio anche me che ormai sono un messinese a tutti gli effetti”.