A poco più di due anni dalla sua inaugurazione il centro Football24 è diventato un punto di riferimento importante per i messinesi. Sabato scorso è andata in scena la festa per celebrare con tutti gli allievi un’annata particolarmente felice, come testimoniano gli oltre 150 iscritti alla scuola calcio. L’ex bandiera del Messina, Carmine Coppola, è comprensibilmente soddisfatto per i risultati che sta ottenendo la sua “creatura”, sita in via Leonardo Sciascia, lungo la salita di San Licandro.
“Stiamo crescendo di anno in anno – spiega l’ex centrocampista giallorosso – facendo bene in tutti i settori. Con la mia famiglia, al completo, stiamo cercando di fare qualcosa di importante, sia sotto il profilo della scuola calcio che a livello di settore giovanile. Per il calcio a 11 abbiamo rilevato un titolo di Seconda Categoria e ci presenteremo in C1 con la squadra femminile, inoltre vorremmo affrontare anche la Serie D di calcio a 5. Vogliamo dare uno sbocco ai più giovani e siamo pronti anche ad iniziare i lavori per arricchire la struttura dotandola di un altro campo di calcio a cinque coperto. Il progetto è ottimo, oltre che tutto a norma, e dal 20 settembre il campo sarà pronto per l’avvio della nuova stagione della scuola calcio”.
Conclusa l’esperienza da calciatore Coppola è diventato un procuratore di successo. A renderlo felice sono adesso i ragazzi che da Football24 stanno compiendo il salto in scuole calcio di spessore. “Questo è un grande motivo d’orgoglio. Due tesserati della Football24 andranno a far parte dei settori giovanili di Genoa e Pescara. Abbiamo appena concluso le trattative, sempre nell’ottica che sui bambini non bisogna mai speculare. La mia mentalità è quella di dare la possibilità a chi lo merita veramente, senza alcuna raccomandazione, nemmeno per i parenti”.
Inevitabile un commento sulla retrocessione in D del Messina. Un duro colpo anche per l’ex centrocampista dal cuore giallorosso. “Purtroppo è stata una mazzata. Si è perso contro la Reggina, un’umiliazione che resterebbe anche se dovesse concretizzarsi un ripescaggio. In quest’annata si è sbagliato di tutto e le colpe sono generali, perché ad un certo punto della stagione pensavano di essere salvi e alla fine non è stato così. Inoltre il calcio italiano è una baraonda totale. Le classifiche sono state stravolte e non si capisce come possano risultare iscritte delle squadre con fidejussioni false”.
“Questa retrocessione – chiude Coppola – fa davvero male. Come sostiene il sindaco Accorinti rappresenta una sconfitta per tutta la città. Il calcio per certi versi può fare da traino, ma bisogna anche capire perché i tifosi del Messina sia siano così disinnamorati negli ultimi anni. Ho un’idea di fondo, però la tengo per me. Magari si potrebbe coinvolgere di più la gente. Io ho appeso le scarpe al chiodo da pochi anni ed è come se non avessi mai smesso. C’è sempre grande affetto da parte dei messinesi nei miei confronti, anche perché sono stato uno del popolo. Anche quando si è vinto in questi anni l’amore verso la squadra e la città l’ho visto davvero poco. Speriamo che si possa ripartire per raggiungere obiettivi importanti”.