È tornato a Taormina per centrare un risultato storico. Marco Coppa è pronto a guidare la sua squadra in un girone di ritorno difficile e competitivo, consapevole di guidare un gruppo che ha tutte le carte in regola per non sbagliare il grande appuntamento con la Serie D. Il 2022 dei biancoazzurri si è chiuso con la sconfitta interna contro l’Igea che ha sbarrato il passaggio alla finale di Coppa Italia, ma appena tre giorni prima era arrivato il roboante 6-0 in casa del Palazzolo.
Lo score del girone d’andata dice chiaramente come il Città di Taormina sia la squadra meno battuta del campionato, con appena un ko subito. Ma deve riuscire a portare a casa anche quelle partite “sporche” che il calendario porrà da qui alla fine. Il secondo posto non viene visto come un fallimento, gli appena due punti dall’Igea capolista sono un distacco colmabile, soprattutto in un campionato così equilibrato e incerto.
Coppa traccia quindi un bilancio positivo della prima metà di stagione: “Siamo un gruppo e una società consapevoli della propria forza, però ai ragazzi vanno fatti i complimenti perché tutto quello che è stato raggiunto non deve sembrare affatto scontato. È frutto del lavoro dei giocatori che tutti i giorni lottano e sudano per c’entrare questi obiettivi”.
La proprietà non ha lesinato sforzi per migliorare i risultati della precedente annata: “La società la scorsa estate ha investito molto per allestire un organico in grado di poter lottare per la vittoria del campionato, ma in campo non va il budget e tocca ai giocatori rispondere con serietà e abnegazione alle speranze e alle aspettative dei dirigenti e non è detto che avvenga sempre. Siamo in lotta con realtà importanti come Modica e Siracusa, che hanno investito anche più di noi. Stiamo facendo una buona annata e ora dobbiamo lavorare per migliorarla”.
Il tecnico avverte tutti sulle difficoltà che presenterà il girone di ritorno: “Il campionato è davvero tosto ed equilibrato. Per le prime della classe andare a giocare in casa di chi si deve salvare è complicato, il gap è diminuito notevolmente e anche società che hanno allestito organici importanti hanno perso punti contro formazioni di bassa classifica. Adesso dire se conteranno di più gli scontri diretti o le altre partite è difficile. Per quanto ci riguarda dobbiamo soltanto lavorare per cercare di ottenere il massimo indipendentemente dall’avversario che andremo ad affrontare la domenica”.
Coppa si aspetterebbe però maggior calore da parte di tutto l’ambiente taorminese: “Per far andare la nave nella direzione giusta servono tre componenti, vale a dire squadra, staff tecnico e società. La coesione sin qui è totale: Taormina è una piazza tranquilla in cui si può lavorare, il problema è che a volte lo è troppo. Siamo secondi in classifica, abbiamo disputato un girone d’andata importante e siamo in corsa per la Serie D, categoria che non si è mai raggiunta da queste parti. Per qualche partita siamo stati anche in testa ma sembra quasi che non interessi a nessuno. Al di la delle difficoltà che non ci hanno permesso di giocare delle partite davanti ai nostri tifosi, mi piacerebbe che ci fosse un maggior trasporto da parte del pubblico: i ragazzi e la società lo meritano”.