Dopo tre sconfitte consecutive, l’ultima della quali giunta in modo inopinato per la pessima prestazione fornita dai peloritani sul parquet del Cus Catania, la FP Sport Messina ottiene una importante vittoria, tra le mura amiche, che restituisce ossigeno alla sua classifica e, soprattutto, fa tanto morale. Lo Sport Club Gravina, che attualmente nella poule promozione occupa l’ultima posizione in classifica, si è dimostrato avversario di buonissima caratura e, non a caso infatti, aveva concluso la sua prima fase del campionato classificandosi al quarto posto con 20 punti, frutto di 10 vittorie ed 8 sconfitte, solo due lunghezze dietro all’Aci Bonaccorsi. A conferma di ciò, anche sul parquet della palestra di Ritiro la formazione etnea ha dimostrato la bontà del suo quintetto, forte di efficaci tiratori dal perimetro che ruotano con profitto attorno al totem Verzì. Che la squadra di coach Minnella non fosse venuta in riva allo Stretto per una gita turistica lo si è capito sin dalle battute iniziali: il ritmo che imprime alla gara è frenetico e l’intensità difensiva al limite dell’aggressione fisica. I bianco-blu di casa, partiti come di consueto col freno a mano tirato, prendono così immediatamente coscienza della dura realtà e nel volgere di 3 minuti si trovano già sotto di 13 punti (2-15). Cavalieri è guardato a vista e Sabarese fatica non poco facendo a sportellate contro Verzì. Coach Paladina non perde altro tempo e rimescola subito le carte: alza il quintetto mandando in campo Mirenda e, dopo un altro paio di minuti, inserisce Squillaci per velocizzare ulteriormente i giochi in attacco. Con i due ex Cus Messina in campo la squadra di casa recupera un certo equilibrio. Infatti, negli ultimi 5 minuti del primo quarto si inizia a vedere una timida reazione dei peloritani che, però, continuano a soffrire oltre misura le realizzazioni degli esterni etnei dalla linea dei 6,25 (ben 5 le triple realizzate) e la frazione si conclude così con 16 punti di gap (9-25). Nel primo mini-intervallo coach Paladina catechizza ulteriormente il suo quintetto che rientra in campo con un piglio diverso. Cavalieri, grazie alla ritrovata fluidità di gioco dei suoi compagni, riesce a rendersi particolarmente pericoloso in attacco (finirà con 23 punti realizzati, 8 rimbalzi e 20 di valutazione). Allo stesso tempo, anche l’intensità difensiva sui tiratori avversari torna ad essere adeguata: il contro-parziale di 24-10 ristabilisce i giusti valori e le due squadre vanno al riposo lungo separate da un solo possesso (33-35). Il ritorno di fiamma etneo non si fa attendere: nel terzo quarto Barbera, Verzì e Florio, che concluderanno tutti in doppia cifra, tornano a segnare con una certa continuità mentre i messinesi, complice il gioco estremamente fisico degli avversari, accusano una nuova pausa. Il solo Sabarese tiene testa agli avversari, consentendo alla FP Sport di restare in linea di galleggiamento (il lungo originario di Imola e messinese di adozione finirà poi la sua prova con 6 punti realizzati, 8 rimbalzi catturati e 12 di valutazione).
 Parziale che si chiude così 12-17 ed ultimo quarto che inizia con gli ospiti ancora avanti di 7 lunghezze nel punteggio (45-52). Nella frazione conclusiva succede di tutto. I ritmi si fanno esasperati e gli atleti in campo non si risparmiano. L’FP Sport ricuce lo strappo grazie a punti pesanti realizzati da Squillaci (che chiude con 15 punti, 7 falli subiti e 14 di valutazione) e Mirenda (che termina con 15 punti, 7 rimbalzi, 8 palle recuperate e 18 di valutazione), mentre gli avversari tentano in tutti i modi, con le buone e con le cattive, di riacquistare un rassicurante vantaggio. La gara si incattivisce e ne fanno le spese La Mantia, Crisafi, Paglia e Spina che vanno in panca per raggiunto limite di falli. Sul versante opposto a pagare dazio è Cavalieri che, innervosito per le particolari “attenzioni” cui è sottoposto dai difensori avversari, già gravato di 4 falli (3 dei quali fischiati in attacco), prende un fallo tecnico per proteste ed anche lui chiude anzitempo la gara. Gli ultimi 100 secondi sono continuamente frammentati dai falli sistematici commessi dagli ospiti sul folletto Squillaci che, dalla linea della carità , ha modo di incrementare il suo score personale tirando col 75%. Quando mancano solo 16 secondi, dopo l’ennesimo libero realizzato dal playmaker peloritano, il punteggio è già sul 69-66 ma il possesso di palla è etneo. Minnella chiede time-out per poter poi sfruttare la successiva rimessa in zona d’attacco. La FP Sport, però, ha ancora una fallo da spendere e così può difendere aggressivamente senza eccessivi patemi. La pressione esercitata sull’attacco ospite porta i suoi frutti e la preghiera tirata allo scadere non sortisce effetto. Il boato del pubblico copre il suono della sirena finale e la gioia dei protagonisti in campo può finalmente raccogliere l’abbraccio dei propri tifosi.
FP Sport Messina-Sport Club Gravina CT 69-66
Parziali: 9-25; 24-10 (33-35); 12-17 (45-52); 24-14 (69-66)
FP Sport Messina: Mirenda 15, Santoro n.e., Bonanno, Buono 6, Cavalieri 23, Sabarese 6, Valentini n.e., Squillaci 15, Ponzù Donato 4, Perrone. All. Paladina F.
Note: Tiri liberi: 27/43. Falli di squadra: 16. Falli subiti: 28. Usciti per 5 falli: Cavalieri.
SC Gravina Catania: Magrì 5, La Mantia 6, Barbera 26, Crisafi 2, Paglia, Spina 4, Verzì 12, Florio 11, Genovesi. All. Minnella C.
Note: Tiri liberi: 4/8. Falli di squadra: 28. Falli subiti: 16. Usciti per 5 falli: La Mantia, Crisafi, Paglia e Spina.
Arbitri: Lorefice A. e Attard L.