Il direttore sportivo del Ctv Messina Salvi Contino è ancora raggiante per il 6-0 rifilato a Crema nella semifinale scudetto di ritorno: “Abbiamo assistito ad un’eccezionale remuntada. Tutto è andato per il verso giusto. Io sono stato sempre ottimista, anche se ero consapevole di avere davanti un incontro molto difficile dopo il 4-2 subito all’andata. Ho tantissima fiducia nei ragazzi, conosco le loro capacità e forza. Sono stati bravissimi”.
La lunga sospensione del match per pioggia e il sostegno del pubblico tra i fattori chiave, insieme alle prestazioni degli atleti messinesi: “Dopo i ko dell’andata, quando potevamo passare a condurre per 3-1, sapevamo che uno dei match decisivi sarebbe stato quello di Fausto Tabacco con Andrea Arnaboldi. Sembrava perso sul 7-6 4-0. La pioggia ha allentato il campo e ci ha aiutato ma lui è stato bravissimo. Molto importante anche la rimonta di Marco Trungelliti con Samuel Vincent Ruggeri. Sotto 5-2, è rientrato in campo con decisione e ha vinto 11 game a 1, dominando un ottimo avversario. Loro avevano due doppi di altissimo livello ma Golubev giocava con Cattaneo e non con Bresciani che era infortunato. Sono stati bravi i Tabacco anche perché il doppio di spareggio sarebbe stato molto duro”.
Per Messina è la terza finale scudetto in cinque anni: “Nel 2019 a Lucca abbiamo perso proprio al doppio di spareggio con Selva Alta Vigevano. Una beffa perché avevamo vinto il girone da imbattuti e poi le due semifinali con Siracusa, grazie a Zapata e Salvo Caruso. Nel 2021 a Cesena, Torre del Greco si impose 4-1, con l’unico successo di Fausto Tabacco nel singolo. Le due finali alle spalle rappresentano un bagaglio di esperienza importante. Lo scudetto sarebbe la ciliegina sulla torta di un grande quinquennio, in cui abbiamo ottenuto anche due secondi posti nel girone, evitando sempre i playout”.
I senesi del Sinalunga cercano uno storico bis: “C’è la consapevolezza di affrontare i campioni d’Italia in carica e può essere uno stimolo ulteriore. Loro hanno mantenuto la stessa squadra di un anno fa. Giocheranno con Matteo Gigante, Jozef Kovalik o Oriol Roca Batalla, Marcello Serafini, Luca Vanni, il 16enne Andrea De Marchi o Marco Miceli. Non troveremo la nostra superficie, perchè a Messina giochiamo sulla terra rossa ma nel tennis ormai bisogna sapere giocare anche sul veloce e non sarà un grandissimo problema. Già venerdì saremo a Torino per provare i campi, che testeremo poi anche sabato. Il regolamento è cambiato già dall’anno scorso: sabato si giocherà la finale femminile mentre domenica la nostra sfida andrà in scena su due campi, con i numeri tre e quattro a confronto mentre sul centrale ci saranno i numeri due e uno. Infine gli eventuali doppi, tutto in una giornata. Proveremo a portare lo scudetto in Sicilia, saremmo i primi a riuscirci”.