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Messina

Concluso il progetto “Un cavallo per amico”, rivolto agli studenti diversamente abili

Martedì 30 maggio 2017, presso il Club Ippico “La Palma” di Messina (contrada Veglia – Tremestieri), avrà luogo la fase finale del progetto “Un Cavallo per Amico”, organizzato dall’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Minutoli” in sinergia con l’Associazione “Equitando” ONLUS e rivolto agli studenti diversamente abili della scuola.

Un cavallo per amico
Il progetto “Un cavallo per amico” è rivolto agli studenti diversamente abili

L’Associazione “Equitando” Onlus, attiva dal 2003 e centro affiliato dell’Associazione Nazionale Italiana Rieducazione Equestre, si occupa nel territorio peloritano dell’organizzazione e della gestione delle attività di rieducazione equestre. L’iniziativa è stata promossa anche quest’anno dal Dirigente Scolastico Giovanni Piero La Tona, dalla coordinatrice Cinzia Battaglia e da Gianluca Paratore, presidente di Equitando Onlus e consigliere nazionale A.N.I.R.E. che già nelle precedenti edizioni hanno accompagnato i giovani studenti.

Al via dal mese di Aprile, il progetto si inquadra nell’ambito dell’attività formativa (P.O.F.) dell’Istituto prevista per l’anno scolastico in corso ed ha tra gli obiettivi primari la riabilitazione globale della persona in luogo aperto e la socializzazione in un ambiente diverso da quello scolastico e ricco di stimoli: il maneggio. I ragazzi hanno, infatti, avuto modo di entrare in contatto con la natura e gli animali, in particolare con il cavallo, creatura dotata di una estrema sensibilità e proprio per questo capace di stabilire empatia con le persone, specialmente con i soggetti diversamente abili, i quali hanno un modo unico e particolarissimo di comunicare con il mondo circostante.

riabilitazione equestre
La riabilitazione equestre garantisce grandi risultati

Il progetto è stato articolato in una prima fase dedicata all’“avvicinamento al cavallo”, in cui i ragazzi hanno imparato le attività “di governo della mano” e “conduzione del cavallo sotto-mano”; successivamente, si è proceduto con la creazione del binomio “cavallo-cavaliere” con la “messa in sella” e il conseguente “lavoro in piano”. I giovani cavalieri, seguiti dagli operatori, hanno migliorato il loro controllo dell’assetto e dell’equilibrio grazie gli esercizi in sella, i movimenti al passo e al trotto e i cambiamenti di direzione.

Bilancio positivo quindi per un progetto che si rinnova da diversi anni e che ha visto la crescita di tutti i partecipanti che hanno sviluppato una maggiore motivazione, autostima e consapevolezza di sé e dei propri mezzi. In una società che vuole emarginare i soggetti più sensibili le istituzioni locali e scolastiche dovrebbero dare un segnale forte investendo risorse proprio iniziative come questa che fanno della sensibilità una forza e che restituiscono alle persone disabili i mezzi per esprimere al massimo le loro potenzialità.

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