Si è finalmente concluso il dibattimento relativo al secondo grado del processo sul calcioscommesse. Il sostituto procuratore Gioacchino Tornatore ha rimodulato le richieste della Procura, che ha proposto pene più lievi per il Barletta e la Vigor Lamezia. Per i pugliesi ipotizzata una sanzione pari a tre punti di penalizzazione, uno in più di quello effettivamente comminato in primo grado dal Tribunale Federale Nazionale.
Confermata quindi l’attenuazione della posizione dei biancorossi rispetto a quanto emerso soltanto qualche settimana fa. Per i biancoverdi di Calabria il vice di Stefano Palazzi ha proposto invece l’esclusione dall’ultimo torneo di Lega Pro e quindi la conseguente ripartenza da una categoria inferiore ma senza l’ulteriore penalizzazione di dieci punti che era stata prospettata in primo grado.
Il pool di legali dell’ACR Messina, composto dai bolognesi Fabrizio Duca, Federico Menichini e Lorenzo Maestrini e dai messinesi Giovanni Villari ed Alberto Leo, è intervenuto proponendo una sanzione alternativa. A parlare di fronte al presidente della Corte Federale d’Appello Gerardo Mastrandrea sono stati proprio Villari e Duca. I due hanno rimarcato che “un eventuale -3 da scontarsi nella stagione sportiva 2015/2016 sarebbe paradossalmente equiparabile ad un -300”.
Essendo infatti il Barletta al via del prossimo campionato di Eccellenza un sodalizio del tutto nuovo rispetto al precedente di fatto la sanzione non verrebbe mai scontata. Ecco quindi il “colpo di teatro” della coppia Grassani-Villari che – pur auspicando il riconoscimento di una doppia responsabilità diretta in seno a Vigor Lamezia e Barletta – ha proposto una pena differente “ove si ritenesse invece di riconoscere soltanto una responsabilità oggettiva da parte del club pugliese, realmente afflittiva”.
Gli avvocati che tutelano l’ACR Messina hanno chiesto quindi di sostituire eventuali sanzioni da scontare nell’annata 2015/2016 (che di fatto resterebbero sulla carta) con una penalizzazione di almeno 8 punti da scontare invece nella stagione 2014/2015, ovvero quella appena trascorsa.
In questo modo il Barletta, che ha chiuso il campionato al dodicesimo posto con 41 punti all’attivo, scivolerebbe in sedicesima posizione a quota 33, uno in meno rispetto ai peloritani che ne hanno conquistati 34. A quel punto la sanzione retroattiva sarebbe realmente efficace ed il Messina conserverebbe un posto tra i professionisti. Conclusa l’udienza, la parola passa alla Corte Federale d’Appello.
Il presidente Natale Stracuzzi ed i suoi collaboratori incrociano le dita in attesa di una sentenza che contrariamente ad ogni previsione arriverà a questo punto già nel week-end. Ad assicurarlo l’ufficio stampa della Figc e lo stesso Villari ai nostri microfoni: “La sentenza potrebbe essere emessa già sabato o domenica, al massimo nella mattinata di lunedì. Non so quante speranze ci siano, gli avvocati devono lavorare al fine di ottenere il risultato per il quale hanno ricevuto il mandato. Siamo assolutamente sereni e sicuri di aver fatto tutto quello che è possibile. Il processo sportivo ha purtroppo dei limiti temporali che non permettono a tutte le parti di approfondire determinate tematiche e questo incide sulle decisioni dei giudici e dei tribunali che devono emettere le sentenze in pochissimo tempo. Conosciamo la grandissima preparazione della Corte e siamo fiduciosi che possa essere fatta maggiore chiarezza, con dei risultati che possano avvantaggiare il Messina”.