Il Messina ha formalizzato il suo terzo acquisto della sessione invernale, il portiere Alessandro Berardi (nella foto in alto con la divisa della Lazio), che al pari di Ciciretti e Mancini, è originario della Capitale. Il centrocampista che aveva iniziato la stagione alla Pistoiese è nato infatti nel quartiere della Magliana, il fantasista è di Ostia ed è un romano di Civitavecchia anche Serpieri, il difensore centrale sul quale ancora lo staff tecnico non ha sciolto le riserve.
Berardi ha già dato un dispiacere al Messina: l’anno scorso infatti, quando difendeva i pali della Salernitana, affrontata in Coppa Italia dai giallorossi, neutralizzò i rigori battuti da Lasagna e Simonetti, ipnotizzando anche Quintoni, che calciò fuori dallo specchio. I granata hanno poi sconfitto i siciliani per altre due volte, ancora in Coppa ed infine in campionato qualche settimana fa, ma l’estremo difensore si era già trasferito al Grosseto.
Con lui diventano addirittura nove i giocatori giunti in prestito in riva allo Stretto. In pratica, a fine anno, come già avvenne l’estate scorsa, la squadra dovrà essere ricostruita quasi da zero. Il neo-acquisto Berardi, al pari di Serpieri, è di proprietà della Lazio, club nelle cui giovanili è cresciuto anche Mancini, vincolato fino al giugno 2016 a L’Aquila.
Il cartellino di Altobello è di proprietà del Parma, mentre nel caso di Enrico Pepe, Ferrigno e Lo Monaco hanno rinnovato la comproprietà con il Chievo Verona. Bortoli è arrivato in estate a titolo temporaneo dal Milan. Cane da giugno tornerà al Barletta, che in estate lo aveva girato al Crotone. Ciciretti, protagonista di un esordio con i fiocchi contro il Savoia, è di proprietà della Roma ed è cresciuto proprio nel vivaio capitolino.
Il tesserino di Damonte appartiene ancora al Varese, club al quale era legato anche Benvenga (oltre a Bjelanovic, ora al Pordenone). Il rumeno Marin infine è un calciatore della Juventus. A completare la lista di club illustri con i quali hanno trattato Ferrigno e Pagni c’è il Napoli, al quale era vincolato Donnarumma, approdato in riva allo Stretto dopo l’esperienza di Como.
La società ha sfruttato inoltre un canale preferenziale che in questi anni la legava al Genoa, dal quale sono arrivati in successione Lagomarsini (girato oggi all’Aversa Normanna), De Bode, Caiazzo, Siciliano, il caraibico Zaine, Buongiorno e Caldore.