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Con “100 storie… e un’intervista” i messinesi nel mondo al Taobuk di Taormina

Si è concluso il ciclo d’incontri con l’autore “Narrazioni a Natale – Aspettando Taobuk”, promosso dal Comune di Taormina, e organizzato da “Taobuk Festival” nella splendida cornice del Palazzo dei Duchi di Santo Stefano. Protagonista dell’ultimo incontro della rassegna, il libro “100 storie…e un’intervista”, scritto dalla giornalista messinese Claudia Benassai, che ha ripercorso la carrellata di vite vere raccontate sulla “Gazzetta del Sud” dal 2018 ad oggi. Un volume pubblicato dall’editore messinese Costantino Di Nicolò.

Claudia Benassai
I Giardini d’Amore, alcuni tra i più importanti protagonisti del libro assieme all’autrice e all’anima di Taobuk Antonella Ferrara

Un inno senza retorica alla capacità di tanti messinesi che ce l’hanno fatta, rivelando energie positive e misconosciute della città dello Stretto. Storie di giovani, ma non solo. Storie di amicizia, integrazione, sacrifici e rivalsa. Storie ordinarie, che a volte diventano straordinarie, e che dimostrano l’esistenza di un Sud produttivo che sa farsi strada, in Sicilia, in Italia e nel mondo. Ha moderato l’incontro la direttrice artistica di “Taobuk”, Antonella Ferrara, alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Taormina, Mario Bolognari. Il giornalista Fabrizio Bertè ha dialogato con Claudia Benassai, focalizzandosi su alcune delle 100 storie del volume.

Claudia Benassai
Il libro di Claudia Benassai esposto

Hanno impreziosito la serata gli imprenditori messinesi Katia Consentino, Emanuela Russo e Giuseppe Piccolo, che hanno dato vita ai “Giardini d’Amore”. I tre giovani, presenti all’evento, e tra i grandi protagonisti del libro, hanno raccontato la loro storia, dal momento in cui hanno deciso, anche se i loro percorsi professionali li avevano portati altrove, di investire sulle proprie radici, per creare una nuova impresa che produce liquori artigianali, rilevando un vecchio opificio. E proprio recentemente, “Spirito Autoctono”, la prima guida alla produzione italiana di distillati, amari, vermouth, bitter e liquori, edita dal “Touring Club Italiano”, ha premiato il Liquore di Limone Interdonato di “Giardini d’Amore” con la massima riconoscenza: l’Ampolla d’Oro 2022.

Claudia Benassai
Fabrizio Bertè, Claudia Benassai e Antonella Ferrara

Ad arricchire il pomeriggio culturale, chiudendo la bellissima serata, un intervento musicale del “Quintetto d’Archi” del Teatro “Massimo Bellini” di Catania, l’ente lirico catanese, legato a “Taobuk” da un collaudato e sinergico sodalizio. La volontà di Antonella Ferrara e del primo cittadino taorminese Mario Bolognari è stata quella di “utilizzare” la Perla dello Jonio per raccontare, attraverso la cultura, le bellezze del nostro territorio, e soprattutto l’intraprendenza dei giovani siciliani. La Ferrara e Bolognari hanno ribadito che in queste festività natalizie hanno voluto mettere la Sicilia e le sue ricchezze umane al centro di un progetto di rinascita.

Bellini
Gli archi del Teatro Massimo Bellini di Catania

«Il bilancio è estremamente positivo – ha detto Antonella Ferrara. La rassegna “Narrazioni a Natale – Aspettando Taobuk” è nata per dare continuità a tutti gli eventi che pongono i libri e la lettura al centro della scena culturale urbana. È stata una rassegna non semplice da organizzare, alla luce del momento che stiamo attraversando, ma ogni evento ha rappresentato un vero e proprio “nutrimento” per la collettività, per continuare a riunirsi attorno al tema della lettura».

Soddisfatto il sindaco Mario Bolognari: «Abbiamo cercato di resistere, visto il momento. “Taobuk” è un evento ormai consolidato a livello nazionale e internazionale e rappresenta anche un’ottima occasione per visitare Taormina. Ogni appuntamento è stato organizzato in piena sicurezza e siamo felici di aver portato a termine la rassegna. Il filo conduttore è stato quello di “usare” Taormina, che è una vetrina internazionale, per promuovere il territorio siciliano e le potenzialità e le idee dei nostri giovani».

Claudia Benassai
L’autrice Claudia Benassai

Una bella vetrina anche per Claudia Benassai, messinese, classe 1986, giornalista pubblicista che si è laureata in “Editoria e Scrittura” alla Sapienza di Roma con una tesi sul rapporto tra mafia e informazione, incentrata sulle figure di Beppe Alfano, Mario Francese e Muro De Mauro, i giornalisti siciliani uccisi da “Cosa Nostra”: «Per me è stata una grande emozione essere qui, in una cornice veramente bellissima. Ringrazio di cuore Antonella Ferrara, anima e ideatrice di questo bellissimo evento, e il sindaco Mario Bolognari. In un momento del genere, è stato bello parlare di storie positive e di ragazzi che ce l’hanno fatta a raggiungere i propri sogni. Storie che possono rappresentare uno stimolo per tanti giovani e non solo. Le buone notizie, oggi, fanno notizia, e vanno raccontate e veicolate».

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