Dal 1977 nella nostra città opera un’associazione sportiva parrocchiale senza scopo di lucro, la Comunità Sportiva di Pompei che, dotata di un proprio statuto, si è sempre autogestita, sostenendo mensilmente e direttamente le spese di gestione dei campi, non gravando mai sull’omonima parrocchia cittadina.
E’ previsto espressamente che i soci si autotassano, le piccole entrate vengono sfruttate esclusivamente per la gestione dei campi e il pagamento delle utenze.
In cambio della fruibilità degli impianti sportivi all’utenza che annualmente conta di oltre 400 persone si richiede un semplice contributo che parte da un’offerta libera, in quanto non esiste un tariffario. Primo obiettivo della Comunità è il perseguimento di finalità educative sancite nello statuto.
Dal 2012, anno che ha visto la deflagrazione della vicenda relativa alla possibilità di edificare il campo di calcio, la stessa Comunità ha instaurato un fitto dialogo con l’Ordine dei Frati Cappuccini ma ha sempre trovato un muro invalicabile di fronte a se, con i religiosi rimasti sordi a qualsiasi evenienza.
La città ha sempre apprezzato il lavoro della Comunità condividendone finalità e gestione degli spazi ludici e contribuendo all’allestimento di un ricco calendario di attività distribuite durante tutto l’anno. Esempi diretti sono rappresentati dalla disputa di tornei benefici di basket e calcio che nel corso delle varie edizioni hanno raccolto numerose partecipazioni oltre alla fattiva presenza di una comunità filippina che si è ben integrata con il resto della città, anche per merito di uno spazio messo a disposizione dalla comunità di servizio che ne ha permesso una significativa crescita umana e spirituale.
Per tutte queste ragioni è auspicabile una pronta e definitiva risoluzione della vicenda dei campi che non travisi inoltre i reali valori incarnati dallo spirito religioso.