Si è svolta questa mattina la consueta commemorazione della strage di Via D’Amelio, organizzata dal Comitato XIX Luglio, durante la quale è stata deposta una corona di fiori dinanzi all’albero “Borsellino”, piantato il 19 luglio 2007 a cura dell’Associazione “Atreju”, sotto il quale è stato realizzato un piccolo monumento con incisa la celebre frase del giudice sul rapporto tra la gioventù e la mafia: “Se la gioventù le negherà il consenso anche l’onnipotente misteriosa mafia svanirà come un incubo”.
All’incontro erano presenti, tra gli altri, il Rettore Salvatore Cuzzocrea, il Prorettore vicario Giovanni Moschella, la dottoressa Alfonsa Caliò in rappresentanza del Prefetto, il Procuratore Generale di Messina Vincenzo Barbaro e il presidente della Corte d’Appello di Messina Michele Galluccio.
“A distanza di 28 anni dalla strage di via D’Amelio rinnoviamo la memoria di Paolo Borsellino e di tutte le vittime di mafia – ha sottolineato il Magnifico –. Appartengo a quella generazione che negli anni delle stragi ha seguito la cronaca e si è posta tante domande. Il nostro dovere è quello di continuare a combattere, anche culturalmente, sia la corruzione che il fenomeno mafioso e mi fa molto piacere vedere la partecipazione di numerosi giovani, che testimoniano l’impegno delle Istituzioni in questo senso”.