Per presentare al meglio Magliocchetti, neo-giallorosso in pectoris, abbiamo contattato il suo ultimo allenatore Franco Colomba, uno degli italiani più illustri ad essersi concesso un’avventura nell’Indian Super League: “Daniele l’ho avuto con me fino al 20 dicembre. È davvero un ottimo difensore centrale, abituato ad agire sul centro-sinistra. Molto bravo in fase di marcatura, anche grazie alla sua altezza, è mancino ed è abbastanza raro trovarne uno che giochi in mezzo alla difesa. Un professionista serio, che all’occorrenza può giostrare da terzino: infatti l’ho impiegato anche sulla fascia”.

L’ex allenatore del Parma evidenzia pregi e difetti dell’avventura asiatica: “È stata un’esperienza molto bella ma difficile. Abbiamo dovuto convivere con il grande caldo e l’umidità ed affrontare soprattutto viaggi lunghissimi: il campo di allenamento si raggiungeva dopo 90 minuti di pullman. Anche per questo è stata molto formativa per tutti: nella difficoltà si aguzza l’ingegno…”.
La colonia italiana ha dovuto comunque fare i conti con un regolamento che imponeva scelte simili a quelle che nel nostro paese vengono adottate sul fronte degli under tra Lega Pro e serie D: “Potevamo schierare soltanto sei stranieri, perché vi era l’obbligo di avere cinque indiani nell’undici titolare. Non a caso Cirillo ha dato un contributo importante sul campo, mentre qualche volta Magliocchetti e più spesso Belardi sono stati sacrificati e partivano quindi dalla panchina. Schierando tra i pali un portiere indiano, potevo infatti proporre uno straniero in più in mezzo al campo”.

Il campionato è stato caratterizzato da un grande pubblico e da nomi altisonanti: “Purtroppo abbiamo potuto fare affidamento sull’ex juventino Trezeguet soltanto all’inizio; poi ha accusato qualche problema fisico. Tra i migliori giocatori del torneo si è affermato il nostro Katsouranis, bandiera della nazionale greca. La qualità vista in campo era buona con punte di assoluto livello. Il brasiliano Elano, ad esempio, è stato una rivelazione ed a mio avviso potrebbe giocare tranquillamente in serie A (ex Flamengo, ha realizzato 8 reti in 11 gare con il Chennaiyin, in cui militavano anche Alessandro Nesta, Marco Materazzi e l’ex interista Silvestre, ndc). Si sono messi in luce anche lo spagnolo Koke con i Northeast United ed il brasiliano Dos Santos con il Delhi, la squadra di Alessandro Del Piero”.

Domenica 25 gennaio al San Filippo è in programma il derby tra Messina e Reggina, alla quale Colomba è molto legato: “Della mia carriera ricordo soprattutto tre società, nelle quali ho militato addirittura per 27 anni. Addirittura diciassette li ho trascorsi a Bologna e cinque ad Avellino, in entrambi i casi da calciatore, mentre cinque stagioni da allenatore le ho vissute a Reggio Calabria. Gli amaranto mi hanno dato tanto e di quel periodo ho tanti ricordi piacevoli, ricordi da serie A, considerata la categoria in cui militavamo”.
Adesso Colomba attende una chiamata, magari come quelle già ricevute dai suoi ex calciatori: “Aspetto una proposta, come tutti i ragazzi appena rientrati dall’India. Belardi e Cirillo sono stati i primi ad accasarsi, adesso tocca a Daniele. Anche mio figlio Davide, che si è espresso su ottimi livelli in Super League, cerca una sistemazione. Lui peraltro è stato compagno di squadra di Magliocchetti ad Ascoli nell’ultimo torneo di Prima Divisione. Poi siamo partiti tutti per l’Asia”.