Non c’è soltanto il nome di Giorgione sul taccuino di Arturo Di Napoli. L’accordo con il centrocampista ex Savona è stato praticamente raggiunto (lo ha confermato il diretto interessato nell’intervista che potete rileggere cliccando qui). Ma il nuovo Messina ha deciso di guardare anche al suo passato, per provare a riaccendere un po’ di entusiasmo e compensare l’innegabile handicap rappresentato dal ritardo accumulato nel corso dell’ennesima estate caldissima.
Nel tardo pomeriggio si è svolto l’atteso faccia a faccia tra il neo tecnico giallorosso e Salvatore Cocuzza, peraltro preannunciato da un messaggio del fratello dell’attaccante sui social network, che ormai anticipano letteralmente la realtà. Il 28enne palermitano, che firmò 29 reti con i giallorossi nel triennio di D che ha preceduto il ritorno tra i professionisti, annuncia che la fumata è bianca: “Abbiamo parlato a lungo con il mister ed è stata una chiacchierata molto positiva. Abbiamo le stesse idee ed identici obiettivi. Lui vorrebbe una mano da me ed io voglio ritornare a Messina”. L’accordo, già praticamente raggiunto come nel caso di Giorgione, sarà ratificato nelle prossime ore: “Abbiamo quasi fatto tutto, attendiamo soltanto il nuovo direttore sportivo, che già in queste ore dovrebbe accordarsi con la proprietà, per ratificare l’accordo” (sia Fabio Lupo che Roberto Amodio hanno smentito però i contatti con il Messina, come riportiamo qui).
La vicenda Grassani dimostra che il club preferisce evitare esborsi ritenuti eccessivi ma l’austerity non dovrebbe riservare sorprese sgradite: “A livello economico non dovrebbero esserci problemi, non abbiamo approfondito perché questo lo faremo con il ds. Salvo complicazioni dovremo soltanto mettere nero su bianco. Posso dire che ormai sono di nuovo un giocatore del Messina”. L’auspicio è che la vena realizzativa sia quella appena mostrata a Noto, dove sono arrivate altre 12 marcature in appena quattro mesi.
Dopo essere stato aggregato per un anno alla rosa guidata da Grassadonia prima e Di Costanzo poi, ha grande voglia di indossare nuovamente il giallorosso anche l’esperto difensore Alessandro Parisi, che ammette: “L’anno scorso mi sono allenato perché l’intenzione era quella. Il rapporto con Arturo Di Napoli è molto forte. Non conosco però la nuova proprietà. Sono disponibile ad incontrarli per capire se l’operazione è fattibile”.
A 38 anni compiuti, con 402 presenze e 28 gol alle spalle tra i professionisti, l’esterno rappresenterebbe il “fuori quota” di lusso in grado di fare da “chioccia” ai tanti giovani in organico. Dal passato remoto al passato prossimo. Altri due “pupilli” del tecnico milanese potrebbero riabbracciare “Re Artù” ed i suoi collaboratori. Si tratta del centrocampista Ivan Varone e soprattutto dell’attaccante Manuel Spadafora.
Il primo, classe ’92, è reduce dalla positiva esperienza nel San Marino (12 gettoni e 2 gol), dopo metà annata a Savona con Arturo. In passato buona continuità ad Olbia e Santarcangelo. Il secondo è un ’94, che ha avuto due parentesi non felicissime con Bassano ed Ischia, ma ha reso al massimo con Di Napoli in panca: 5 reti in mezza stagione a Riccione, 4 in pochi mesi a Savona. E con Arturo era anche l’anno prima a Rieti. A Messina saranno ancora insieme per la quarta volta consecutiva?