Ha cercato la sua quinta marcatura personale nella gara più sentita ma alla fine il Messina ha dovuto accontentarsi di un pareggio che consente comunque ai peloritani di confermarsi vice-capolista del torneo di Lega Pro. Totò Cocuzza è quindi soddisfatto, soprattutto per la cornice che ha fatto da contorno alla sfida: “Nemmeno in alcune piazze di serie A ci sono oltre 18.000 persone sugli spalti: è stato bellissimo, un’autentica giornata di festa. Il nostro obiettivo e la nostra speranza è di rivederle ancora e non soltanto in occasione del derby. Speriamo di portarle quasi ogni domenica allo stadio. Ce la metteremo tutta e cercheremo di dare soddisfazioni alla città”.
Solido in difesa, il gruppo biancoscudato è stato meno incisivo nella metà campo offensiva: “Ci è mancata anche un po’ di fortuna in alcuni episodi nel primo tempo, nel quale abbiamo avuto due o tre opportunità di sbloccarla. Meritavamo di andare all’intervallo in vantaggio. A volte ti gira bene, altre volte no. Si coprivano bene, con otto o nove uomini dietro la linea della palla. È stata una partita da combattimento, quindi è normale che mi siano arrivati pochi palloni. Bastianoni poi ha fatto una bella parata sul mio sinistro”.
Come Di Napoli, anche l’ex attaccante del Noto ha tenuto ad evidenziare il valore dell’avversario: “Il bicchiere è mezzo pieno, loro sono la squadra più forte del campionato. Lo dicono i numeri ed i giocatori che hanno in rosa. Il nostro organico invece è stato costruito nell’arco di due settimane e quindi non possiamo paragonarci a loro. Possiamo però sopperire con il cuore e la grinta, che ci hanno consentito fin qui di fare bene e di azzerare o quasi il divario”.
Il 4-0 con cui la capolista ha superato in trasferta l’Akragas non scombina i piani del Messina: “La Casertana? Noi non puntiamo al primo posto ed oggi abbiamo raccolto un altro punto per la salvezza. Raggiunto quell’obiettivo cercheremo di divertirci. Per ora pensiamo domenica per domenica al singolo avversario che ci attende”.
Cocuzza ha poi risposto indirettamente allo staff tecnico che lo bocciò nelle passate stagioni: “Il mio curriculum dice che ho collezionato tante stagioni di Interregionale. Probabilmente è giusto che alcuni addetti lavori mi classifichino così ma come cuore non sono certo un giocatore da D. Grazie alla squadra ed ai compagni mi sto esprimendo bene. Sono fiero ed orgoglioso di avere giocato lì ed ora di essere qui”.