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Cocuzza: “Nella ripresa un black-out ma reagiamo sempre da Messina”

Totò Cocuzza, capitano nel giorno dei forfait di Giorgione e Martinelli, è soddisfatto a metà al termine del derby dell’Esseneto, conclusosi con un rocambolesco 3-3: “Siamo stati molto bravi nel primo tempo, sfruttando con cinismo le opportunità che abbiamo creato e offrendo anche un buon calcio. Purtroppo dopo avere incassato l’1-2 abbiamo accusato un black-out totale di un paio di minuti, coinciso con altre due reti al passivo”.

Fornito e Cocuzza
Fornito e Cocuzza in pressing su Grea (foto Longo)

Cocuzza preferisce comunque guardare alla metà mezza piena del bicchiere: “Fortunatamente a questo punto è emerso ancora una volta lo spirito della squadra, che è riuscita a reagire e raddrizzare l’andamento della sfida. Abbiamo dimostrato ancora una volta che non molliamo praticamente mai”. Di Napoli, costretto a fare i conti con i forfait in successione di De Vito, Baccolo e Bossa, ha preferito non variare modulo fino a quando il Messina si è trovato in vantaggio: “Con l’innesto di Barisic abbiamo mantenuto il 4-2-3-1 e poi soltanto negli ultimi minuti, dopo avere incassato il loro 3-2, siamo passati ad un 4-2-4. Non volevamo perdere e siamo stati bravi e fortunati nel riagguantare la partita in extremis”.

L’attaccante palermitano era un ex della sfida: “Ho apprezzato i messaggi dei tifosi, che mi hanno dato il bentornato. Sono contento e orgoglioso perché evidentemente hanno apprezzato la persona più che il calciatore, anche perché mi hanno potuto vedere all’opera”. Nel 2013/14 in serie D infatti appena tre presenze in biancazzurro per l’attuale attaccante del Messina, che ha tenuto a fare chiarezza anche sul suo reale ruolo: “Non sono mai stato una prima punta e mi sono adattato per necessità quando mi è stato chiesto. Anche a Messina l’ho fatto quando Diogo Tavares era indisponibile per infortunio. Il mio vero ruolo in un attacco a tre è l’esterno sinistro ed in un attacco a due la seconda punta. L’importante è giocare ma classificarmi come una prima punta è sbagliato”.

Addario
Addario celebra una delle tre reti del Messina all’Esseneto (foto Longo)

Con la salvezza in cassaforte già da otto giorni l’attuale ottavo posto è il nuovo obiettivo da preservare: “La Tim Cup è l’ultimo obiettivo raggiungibile e questo traguardo deve rappresentare la nostra vittoria del campionato, da raggiungere a tutti i costi. Per dare un’altra soddisfazione a noi e ai tifosi”.

Salvezza vicina anche se non ancora acquisita da parte dell’Akragas, letteralmente trasformatosi rispetto all’avversario visto in riva allo Stretto all’andata: “È una squadra di categoria, che ha cambiato marcia dopo il cambio in panchina. Sulle ali dell’entusiasmo sta facendo molto bene in questo girone di ritorno. Facendo gli scongiuri, credo che ormai gli manchi davvero poco per potere celebrare la permanenza. È un’ottima squadra, organizzata, che ha le idee chiare”. Sul nome della prima squadra che sarà promossa in serie B, Cocuzza non ha più dubbi dopo l’ultimo turno: “Ormai può perderlo soltanto il Benevento, al di là dello scontro diretto con il Lecce. Hanno la vittoria del campionato in tasca”.

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