Totò Cocuzza tornerà in campo i primi di agosto. È la certezza che gli hanno dato i medici dopo l’operazione alla spalla alla quale si è sottoposto a fine maggio: “Devono trascorrere tra i 75 e gli 80 giorni da quando mi sono operato, anche se già dopo 50 potrò iniziare a sostenere esercizi di natura atletica. Ringraziando Dio, è andato tutto bene. I postumi sono stati un po’ dolorosi ma l’intervento, effettuato a Cattolica dal professore Porcellini, è riuscito perfettamente”.
L’attaccante originario di Palermo ha vissuto una stagione decisamente travagliata: “A livello individuale sono abbastanza rammaricato. Avrei preferivo mille volte giocare 24 partite, rendendo poco, piuttosto che completarne, in termini di minutaggio complessivo, appena dodici. Ho iniziato davvero bene e il mio rammarico è che non ho potuto dare quello che avevo dentro e mi sentivo in grado di esprimere”.
La punta è in costante contatto con Lello Di Napoli e tanti compagni di squadra: “Il mister lo sento spesso, vuole aggiornamenti sul mio stato di salute. Ho parlato con Martinelli, Berardi, Burzigotti e De Vito. D’altronde siamo stati un grande gruppo, che ha ottenuto risultati importanti anche per questo. Sarò ripetitivo ma dopo una rifondazione si può fare così bene solo se nello spogliatoio ci sono veri uomini. Mi sono trovato bene, ho legato con tanti”.
Cocuzza è riuscito se non altro a centrare un traguardo prestigioso: “Lo staff medico è stato fantastico. Petralito, Consolo e Cutuli hanno lavorato a tutte le ore per farci stare al meglio: sono dei grandi professionisti. Ringrazio il mister perché dopo lo strappo che mi ha tenuto lontano dal campo per mesi avevo voglia di rientrare. Cercavo le 100 presenze in giallorosso”. L’ex calciatore del Noto indica nell’esordio stagionale la prestazione più significativa: “La mia gara più importante con il Messina è sicuramente la prima con il Cosenza. Rientrare dopo due anni di assenza e realizzare una doppietta da capitano, nella prima partita in casa, è stato il massimo. Peccato per gli infortuni e la sfortuna che hanno caratterizzato il resto della stagione. Spero di rifarmi con gli interessi, la voglia di ripartire c’è”.
L’attaccante preferisce invece non commentare le dimissioni in serie che hanno caratterizzato il mese di maggio: “Ho staccato un po’ la spina dalla fine del campionato. Ho letto, ma non conosco le motivazioni. Sono cose che non mi riguardano peraltro, anche se mi dispiace per gli addii: lasciano persone competenti, che hanno dato il massimo per il Messina. Ma non posso esprimere giudizi in merito”.
L’anno prossimo Cocuzza sarà ancora in riva allo Stretto? “Ho il contratto in scadenza. Quando ci siamo salutati, il presidente mi ha detto che voleva ripartire da alcune conferme, tra queste la mia. Per ora hanno tanto da fare e quindi non so cosa accadrà, se è cambiato qualcosa. Il nuovo ds Cozzella? Non lo conosco, non ci ho mai lavorato”. Questo il commento sulla stagione in archivio: “Reputo giusti i responsi del campo. Il Benevento era la formazione più attrezzata e costante. Soltanto il Foggia poteva dargli fastidio e non a caso è in finale playoff. Con il Pisa sarà una sfida molto interessante. Saranno due partite in bilico, bellissime da vedere. Meriterebbero la B entrambe, purtroppo ci andrà una sola”.
Chi saranno le protagoniste del prossimo torneo? “È un po’ presto per dirlo, però ci saranno le solite. Il Lecce tenterà di vincere il girone e anche il Catania dovrà tornare protagonista. Se dovessi rimanere, e ancora non lo so, spero ci saremo anche noi tra quelle da battere. Messina merita altri palcoscenici, speriamo di puntare al salto di categoria. Ci sarà il Siracusa e quindi un altro derby, anche se dobbiamo ancora conoscere la suddivisione dei gironi”.
Cocuzza aveva già giocato in C nel 2009/2010: “Con l’Igea Virtus firmai 3 gol in un’annata, quest’anno 4, giocando la metà. Ho accresciuto la mia autostima, dimostrando che posso stare in questa categoria. Mi darà molta forza in vista del prossimo anno”. Questo invece il bilancio relativo alla D, categoria che conosce a fondo: “Nel girone I Cavese e Frattese hanno conteso la vittoria agli aretusei fino all’ultima giornata. Sono contento perchè si sta alzando livello, è la quarta serie nazionale e andrebbe tutelata maggiormente”.
Inevitabile una battuta sul cugino Giorgio Corona, che resta amatissimo dai tifosi: “Ha iniziato l’annata con lo Scordia, ma non è andata bene. Anche con l’Atletico Catania non ha centrato il traguardo salvezza, anche se a livello personale ha reso tantissimo. Ora è in vacanza, a breve deciderà sul suo futuro. Se trova gli stimoli, proseguirà ancora”.