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Cocimano: “Il 4-3-3 ci ha sbloccato. Siamo indietro fisicamente e mentalmente”

Dopo avere firmato una ventina di reti nell’ultimo biennio con l’Acireale, il contributo offensivo di Salvatore Cocimano era particolarmente atteso. L’esterno catanese ha firmato la rete del momentaneo 2-1, completando un tabellino che considerando la doppietta di Arcidiacono parla davvero etneo. Liberatoria anche l’esultanza sotto la Curva Sud, che il 28enne ha spiegato così: “Non avevo nulla contro i tifosi, che anzi ci sono sempre stati vicini nonostante il brutto inizio. Esulto sempre così, spero di rifarlo presto”.

Cocimano
Cocimano scocca la conclusione del 3-2 (foto Nino La Macchia)

Sembrano determinanti le variazioni tattiche volute dallo staff tecnico e caldeggiate anche da addetti ai lavori e tifosi dopo il doppio ko con Bari e Igea Virtus: “Il 4-3-3 è un modulo più diffuso, siamo magari più abituati a fare quello che il 3-4-3. Ci siamo sbloccati anche mentalmente. Non possiamo dire però se il problema era davvero quell’assetto: non abbiamo la controprova, non avendo giocato oggi allo stesso modo”.

Il calo accusato nel secondo tempo dimostra ancora una volta che il Messina non è al top della forma e Cocimano non lo nasconde: “Abbiamo iniziato tardi la preparazione e all’inizio eravamo pochi. Molti giocatori sono arrivati a fine agosto e a inizio settembre. Non eravamo amalgamati perché non avevamo lavorato assieme. A differenza di squadre che sono partite già a fine luglio, siamo indietro sia a livello fisico che mentale”. 

Curva Sud
Circa cinquecento le presenze in Curva Sud (foto Nino La Macchia)

L’ex acese ha analizzato l’atteggiamento dei compagni ma anche il suo, avendo gradualmente abbassato il baricentro: “Avevamo paura di vincere, dopo un momento difficile e un doppio 0-3. Anche sul 3-1 non era facile: ci siamo abbassati e abbiamo lasciato un po’ di campo all’avversario. Dobbiamo accelerare i tempi per recuperare. A livello personale ho agito da terzo di attacco ma nei momenti di necessità bisogna dare una mano. Non a caso ripiegavamo indietro sia io che Arcidiacono, volevamo aiutare i nostri compagni”.

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