La sua zampata ha gelato il “Falcone-Borsellino”, consentendo al Città di Messina di tornare da Paternò con l’undicesima vittoria consecutiva. Damiano Lo Giudice è il simbolo di questa squadra. Grazie alla sua duttilità tattica Furnari ha piazzato la classica ciliegina su una torta già bella da vedere, al di là delle critiche sul gioco. I risultati sono tutti dalla parte dei giallorossi, tornati a casa con l’entusiasmo e la consapevolezza di chi sa di aver messo un altro mattone fondamentale nella corsa verso quel sogno chiamato Serie D, mai stato così vicino e realizzabile.
Dopo l’ennesima vittoria sofferta, che pesa quanto un macigno nell’ambito della corsa verso la promozione diretta, Lo Giudice zittisce i detrattori: “Sinceramente faccio fatica a capire come si possa criticare questa squadra. Da mesi sento dire che il Città di Messina vince le partite per episodi o per fortuna, parlando dei tanti 1-0. Siamo una squadra compatta, subiamo molto poco e questo è un merito. A Paternò abbiamo regalato il primo tempo, non eravamo noi stessi e questo il mister ce lo ha fatto capire. Nella ripresa siamo usciti fuori e abbiamo trovato il gol della vittoria. Ritengo che nonostante una prima frazione di gioco non positiva non abbiamo mai subito un solo tiro in porta. Il Paternò non è mai stato realmente pericoloso nonostante sia una squadra che in casa ha sempre fatto bene”.
Per Lo Giudice il magic moment è iniziato con l’utilizzo come seconda punta, un’intuizione tattica da parte di mister Furnari che alla fine è risultata decisiva: “Io nasco come attaccante esterno, è una posizione che sento mia, non mi è mai dispiaciuto giocare un po’ più lontano dalla porta, fare il classico ultimo passaggio. Ma non mi lamento, il mister mi ha voluto fortemente con sé e mi sta dando fiducia. I risultati sono dalla sua parte, anche io sono contento di segnare così tanto, inoltre ogni gol è decisivo per il raggiungimento di questo grande obiettivo”.
La partita non giocata con l’Adrano avrebbe potuto spezzare il ritmo dei giallorossi, che hanno però risposto alla grande: “La vittoria a tavolino di sabato sarebbe potuta essere un’arma a doppio taglio, invece abbiamo risposto alla grande giocando una buona gara in un campo non semplice. Una cosa simile accadrà sabato, perché la sfida con l’Atletico Catania sarà poco più che un allenamento, ma lo dico con il massimo rispetto verso una realtà che più di quello che sta facendo non può fare. Sono ragazzi encomiabili che meritano solo applausi, anzi non trovo corretto che alcune squadre gli abbiano rifilato dieci o quindici gol, quando già dopo il terzo o quarto avevano messo al sicuro i tre punti”.
Per Lo Giudice il Città di Messina deve guardarsi le spalle solo dal Biancavilla: “Mancano ancora molte partite, la classifica è abbastanza corta e qualche settimana fa sembrava che fosse rientrato in gioco lo Scordia. I punti non sono tantissimi ma neanche pochi. Dobbiamo restare concentrati solo su noi stessi, ma credo che ce la dovremo vedere con il Biancavilla fino alla fine”.