Dalla Coppa al campionato cambiano tante cose e se n’è accorto subito il Città di Messina, protagonista di un positivo avvio di stagione. Lo ammette uno degli elementi più rappresentativi, il centrocampista Francesco Cardia: “La Coppa era un bel banco di prova. Abbiamo visto all’opera i nuovi acquisti, che si sono subito integrati. Al di là dei risultati, questa manifestazione ci ha trasmesso ulteriore fiducia nei nostri mezzi”.
Eppure a Palmi, al cospetto di una formazione reduce da una terribile crisi societaria, è arrivata una mezza delusione: “L’approccio in D è fondamentale e noi non siamo riusciti a entrare bene in partita. Ad ogni modo bisogna fare tesoro degli errori per fare meglio in futuro. Dopo la partita con la Palmese ci siamo guardati in faccia e ora sappiamo come reagire”.
Cardia torna in D dopo nove anni e le oltre 40 apparizioni con l’ACR Messina: “È cambiato tantissimo. I livelli si sono un po’ alzati anche se quella era una D importante. Oggi conta la rapidità e il gioco è più veloce di allora. Ho ritrovato da avversario Infantino, che mi allenava allora e che poi era il mio tecnico anche a Rieti: un buon allenatore, spero per lui e i tifosi che faccia bene”.
Per il Città sarà determinante ancora una volta lo spogliatoio: “In questi anni ci ha contraddistinto il gruppo. Ad Antillo si è creato subito un grande feeling e le prime partite lo hanno dimostrato”. Il gruppo è molto rinnovato e la rosa abbastanza ampia, forse pure troppo: “Il mister è molto bravo a gestirci e comprende tante situazioni. Ci alleniamo ogni giorno, le decisioni più difficili poi spettano a lui”.
Domenica al “Franco Scoglio” sarà di scena il Gela, sulla carta molto quotato nonostante il deludente pari all’esordio con l’Igea Virtus: “A sorpresa è maturato il segno “ics” ma non ci sono partite scontate. Hanno un grande organico e non possiamo che fargli i complimenti. Ma non sottovalutiamo le nostre qualità, daremo il massimo”.
L’esordio sarà ospitato dalla struttura di San Filippo e non dal “Marullo”: “È sempre una bella emozione giocare lì. Peccato perché ci siamo sempre allenati a Bisconte. Ad ogni modo, al di là del campo, i movimenti e gli aspetti tattici restano quelli”.
A livello personale, Cardia è stato protagonista assoluto in Eccellenza con ben dodici reti, undici in campionato e una in Coppa: “L’anno scorso ho segnato tanto. L’ideale sarebbe ripetersi, ma conta anche far segnare i compagni e soprattutto ottenere il risultato come squadra. Di obiettivi ne parleremo a fine campionato, non mi piace fissare prima i traguardi. Spero di fare bene per la squadra”.
Le forze fresche arrivano dal Sud America e dal vivaio: “Tra gli under Cannino, Nicosia, Silvestri e Di Stefano hanno grandi numeri. Tra gli over c’è la freschezza di Feuillassier, Galesio e Trevizan e l’esperienza dei riconfermati Bombara, Quintoni e Fragapane. Anche Berra ci potrà dare una grossissima mano, è un elemento di spessore”.
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