Il Città di Messina è pronto a cominciare il 2018 da prima della classe, dopo un girone d’andata da autentica sorpresa. Una bella soddisfazione anche per il ds Angelo Alessandro che ha costruito una squadra in grado di stupire: “Non pensavamo di arrivare ad occupare questa posizione, ma non abbiamo fatto ancora nulla. Sarà un campionato diverso nella seconda parte, però adesso sono le altre che dovranno tenere il nostro passo. E’ dunque cambiato qualcosa dal girone di andata ad oggi. Bisognerà però restare coi piedi per terra pensando al nostro cammino, a differenza di qualcuno che invece pensa più agli altri. I ragazzi sono consapevoli delle loro qualità e la società è presente. Non siamo partiti per vincere il campionato e non lo pensiamo nemmeno ora, ma l’appetito vien mangiando e cercheremo di dare il massimo”.
“Il segreto? E’ stato il gruppo, sia a livello di squadra che societario – commenta Alessandro – perché a mio avviso i campionati non si vincono solo spendendo tanti soldi o avendo in rosa giocatori importantissimi. Si vincono con l’apporto di tutti, lavorando con serietà e professionalità”.
Fofana, Lo Giudice e Princi gli innesti dal mercato invernale. L’ivoriano è stato l’ultimo colpo: “Nasce da un suggerimento di qualche amico. Io e il dg Cardullo conoscevamo il ragazzo e lo abbiamo tenuto in considerazione. E’ un ’99, dunque un under anche per l’anno prossimo. Mi auguro che possa trovare spazio, ha grandi qualità tecniche, ma deve inserirsi nei meccanismi. Lo Giudice lo abbiamo visto all’opera nel Pistunina anche contro di noi, ha qualità importanti, è molto rapido. Si è inserito alla grande, lo ha dimostrato già nelle prime partite. Princi lo conosco già dallo scorso anno col Camaro. E’ un ragazzo interessante che potrà darci una grande mano d’aiuto. Il mister lo conosce bene e questo è importante”.
All’inizio del girone di ritorno niente scontri con le big, ma non per questo il Città di Messina, che adesso segna di più anche su azione, può abbassare la concentrazione: “Le partite migliori le abbiamo giocate proprio contro le squadre più forti. Bisognare stare ben attenti a queste formazioni che sembrano non avere pretese, perché quando si incontra la prima in classifica si pensa a crearle dei problemi. Se siamo davanti a tutti lo siamo anche per pochi gol. Rasà ha segnato molto su rigore, evidentemente sa calciarli. Se siamo lì è perché ci abbiamo sempre creduto e la squadra sta bene in campo, anche fisicamente, sino alla fine. Mi auguro che gli stessi gol dell’andata possano bastare per arrivare ad un risultato che neanche sognavamo”.