C’è un grande punto interrogativo nel recente passato dell’Aad Invest Group, che non è stata in grado di salvare dal fallimento il Kmsk Deinze. Il ceo Doudou Cisse è stato molto duro a riguardo, attaccando l’Aca Football Partners, società di Singapore che l’ha gestita nei mesi precedenti: “Da quattro mesi abbiamo problemi ma sono soltanto io che mi sono alzato e ho voluto fermare l’acquisto del club. Sono loro che mi hanno cercato. Se si vuole comprare qualcosa ma ogni giorno ci sono insulti razzisti… Davanti alle autorità locali sono stato insultato, mi hanno dato della “scimmia”. Tutto quello che avete potuto leggere è totalmente falso”.

L’Aad rimarrà comunque coinvolta in un processo: “Il club è in bancarotta da più di un mese dopo il mancato salvataggio. Dovremo pagare gli stipendi dei giocatori e dei creditori. In merito a tutto quello che è stato detto sui debiti va chiarito che sono stati originati dal gruppo orientale che ci ha preceduto. Abbiamo dialogato con le Istituzioni e il gruppo precedente ma ci hanno mentito sull’entità del passivo e il loro problema non è più il mio. Sono concentrato soltanto sul Messina”.
Sull’impegno nel Messina Cissè è stato chiaro, impegnandosi a ripartire anche da un’eventuale serie D se non si riuscirà ad evitare la retrocessione sul campo: “Ciò che è passato è passato, oggi il club ha dei debiti. Abbiamo iniziato a pagarli, il Messina ha sempre sofferto dal 2008/09 con alti e bassi dal punto di vista finanziario, ora questo deve finire. Prima di promettere altro dobbiamo saldare i debiti e confidiamo di farlo già nel mese di febbraio. Non siamo qui per rivendere il club dopo averlo comprato, il nostro è un progetto a lungo termine”.