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Cinelli: “Potremmo cambiare modulo”. Lucioni: “Una sconfitta l’esonero di Brini”

I 12 punti raccolti nelle ultime nove giornate fotografano la flessione del Benevento vice-capolista, che nell’ultimo terzo di stagione regolare ha buttato ancora una volta alle ortiche la possibilità di approdare in serie B. Dopo avere subito appena una battuta d’arresto nelle prime 27 giornate, contro il Lecce, i sanniti hanno perso lo scontro diretto con la Salernitana e sono caduti anche nelle due ultime trasferte a Lecce e Matera. Da qui l’addio al tecnico Fabio Brini e la designazione dell’argentino Juan Manuel Landaida e del collega Daniele Cinelli come nuovi allenatori. Una soluzione interna, dal momento che entrambi – al pari dell’ex giallorosso Giovanni Ignoffo, avevano guidato con risultati positivi le formazioni del settore giovanile del Benevento.

Benevento
L’argentino Landaida sta dirigendo gli allenamenti insieme a Daniele Cinelli

Cinelli si è presentato così di fronte ai cronisti: “Ho sensazioni molto positive, in quanto abbiamo riscontrato nei giocatori predisposizione totale al lavoro. Questa è la strada da percorrere, attraverso la dedizione ed il senso di appartenenza. Penso che una squadra debba essere brava a cambiare modulo anche in corso d’opera ed infatti stiamo provando diversi sistemi di gioco. La cosa essenziale è l’interpretazione, oltre alla mentalità nel fare la partita e non attendere, attaccando sempre, prerogativa importante per il nostro modo di vedere il calcio”.

Il tecnico originario di Frosinone, che in carriera da calciatore ha collezionato oltre 450 presenze, quasi tutte in serie C, ha studiato nel dettaglio il prossimo avversario: “Il Messina viene da cinque pareggi consecutivi, è una squadra che si difende molto bene ed è brava nel chiudersi con difesa e centrocampo per sfruttare le ripartenze. Non dovremo dunque sottovalutarla, ma il Benevento rispetta tutti senza avere paura di nessuno. I giallorossi fanno pochi gol, ma ne prendono anche pochi”.

In sala stampa anche il difensore Fabio Lucioni, uno dei calciatori più costanti in una stagione che resta comunque da record, se non fosse per l’irraggiungibile Salernitana capolista. Il calciatore originario di Terni ha commentato l’allontanamento di Brini: “Quando viene esonerato un allenatore è sempre una sconfitta per la squadra, che soprattutto quest’anno è stata per buona parte in vetta al campionato. La società ha fatto le sue valutazioni, dicendo che serviva una scossa. Spesso e volentieri ciò si fa mandando via l’allenatore per rianimare l’ambiente. Abbiamo recitato il nostro mea culpa, perché sia in casa che fuori abbiamo avuto a lungo un certo rendimento, ma in un certo momento degli aspetti tecnici, tattici e mentali sono evidentemente venuti meno. I periodi bui, però, possono capitare a tutte le squadre”.

L’obiettivo residuo la difesa del secondo posto dal ritorno della Juve Stabia e soprattutto un cambio di marcia in vista degli insidiosi play-off, che in virtù della nuova formula voluta dalla Lega Pro imporranno le sfide a formazioni dei gironi A e B: “Ora dobbiamo andare avanti, rimboccandoci le maniche per le ultime tre partite, chiudendo al meglio il campionato per poi pensare all’eventuale play-off che bisognerà disputare e vincere. Io ci ho sempre messo la faccia, ci è stato chiesto di vincere e dobbiamo raggiungere quell’obiettivo”.

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