Il San Matteo Messina ha comunicato che l’allenatore della prima squadra per la stagione 2022/2023, che vedrà le peloritane ai nastri di partenza del campionato di serie B femminile, sarà l’esperto Francesco Romeo (noto ai più come “Ciccio”). La società ha ringraziato il nuovo coach per la disponibilità e gli ha formulato il proprio in bocca al lupo per la nuova stagione.
Curriculum di tutto rispetto per il nuovo coach del San Matteo: esperienze in serie C maschile a Messina con Basket School e Amatori, in Calabria con Gioia Tauro e Rosarno, apice raggiunto a San Filippo del Mela con quattro campionati vinti in sette stagioni. Precedentemente esperienze anche in serie B femminile, e varie collaborazioni con la società Lumaka di Reggio Calabria, che considera “sua” essendo gestita perfettamente da Lucio, Katia e Luca, membri della sua famiglia.
Queste le prime parole ufficiali di Ciccio Romeo da allenatore del San Matteo: “Stavo meditando di passare al settore femminile quando la Vis Reggio Calabria stava pensando di organizzare una squadra femminile, ma poi non si è fatto più niente. Sono stato contattato dalla dirigenza del San Matteo e ho deciso allora di dare seguito ai miei propositi in campo femminile a Messina, sia perché il San Matteo è una delle migliori società della categoria (non per niente l’anno scorso ha avuto nel suo staff tecnico un tecnico importante come Nino Molino), sia per il legame che avevo con il compianto Pierluigi Mollica, che già in passato mi aveva proposto di venire ad allenare nella sua società ma non aveva insistito dal momento che lavoravo prettamente in campo maschile”.
Le insidie non mancano: “Ci aspetta un campionato importante e ci stiamo districando in un mercato difficile cercando i tasselli giusti per completare l’organico, ma muovendoci con i piedi di piombo, in quanto la motivazione delle giocatrici che arriveranno è fondamentale e c’è un budget da rispettare. Intendo dare continuità al lavoro iniziato la scorsa stagione da Molino; prediligo un gioco veloce che fa ampio uso del contropiede, e di conseguenza una grande difesa, perché solo difendendo bene, con determinazione, variando gli schemi per non dare riferimenti alle avversarie, si può basare il proprio gioco offensivo sul contropiede. Non ritengo il canestro da tre punti indispensabile, anzi prediligo il gioco ragionato e una buona penetrazione ai tiri, magari forzati, dalla lunga distanza. Desidero che le mie giocatrici si allenino e giochino con passione e si divertano, perché sono a mio avviso ingredienti fondamentali per riuscire bene, in qualunque campo, non solo nello sport. Non appena inizieremo ad allenarci e a giocare le prime partite, vedremo di capire cosa possiamo aspettarci da questa stagione in termini di risultati. Per il momento non facciamo voli pindarici e restiamo con i piedi ben saldi per terra. Unico obiettivo che mi sento di dichiarare adesso è la volontà di far crescere e maturare tutte le giocatrici, soprattutto le più giovani. Tutte dovranno sentirsi utili, nessuna dovrà andare in panchina solo per il referto, ma ognuna delle convocate dovrà dare il suo contributo durante le varie fasi delle partite”.