Sofferta decisione da parte del presidente Giuseppe Gulino, del DS Mauro Gulino e di tutto il direttivo dell’importante sodalizio nebroideo, con sede a San Piero Patti, che alla luce di un’attenta e scrupolosa analisi hanno deciso di non proseguire l’avventura agonistica.
Finisce, con l’inizio della stagione motoristica 2018, la splendida avventura della scuderia automobilistica SGB Rallye, nata quasi per pazzia di un gruppo di amici e divenuta negli anni vero punto di forza e di riferimento nel settore delle gare automobilistiche nel sud Italia e non solo. 446 vittorie di categoria, 35 assoluti piloti, 30 assoluti di scuderie e ben 44 titoli ufficiali: grandi numeri per una scuderia da sempre votata alla gestione familiare ed alla valorizzazione dei giovani talenti, che certamente può affermare di aver lasciato il segno nel territorio italiano. Ripercorriamo in queste righe un po’ di storia della scuderia avvalendoci di due dei personaggi chiave della struttura, il presidente Pippo Gulino da sempre alla guida del sodalizio e suo figlio Mauro, da sempre superbo direttore sportivo del sodalizio messinese.
Presidente, com’è nata l’idea di costituire una scuderia, quando e perché?
L’idea nasce nel 2003 e viene concretizzata nel 2005, in quelli anni correva mio figlio Mauro, sia come pilota che come navigatore affiancando Agostino Biondo, con loro in primis e insieme all’altro mio figlio Alessandro e all’amico Carmelo Truglio abbiamo pensato ad una struttura seria e affidabile, che potesse curare ogni aspetto sportivo, tecnico e finanziario, come ideale soluzione per correre in tranquillità e poter puntare a qualche risultato importante. Inizialmente cercammo di coinvolgere altre realtà locali, come preparatori della zona e altri piloti del nostro paese, ma nessuno ha creduto nel nostro progetto e quindi siamo andati avanti da soli, nel 2007 abbiamo ottenuto il riconoscimento del Coni e si è creato il primo direttivo che vedeva il passaggio della presidenza da Carmelo Truglio (primo presidente) a me, carica che ho mantenuto poi per tutta la vita della scuderia.
Mauro Gulino, da sempre parte attiva e linfa vitale della scuderia, com’è iniziata questa avventura? Certamente non sarà stato facile iniziare… Tracciamo insieme un bilancio dei primi anni della scuderia e della sua crescita.
Nel 2005 quando abbiamo deciso di dare vita al nostro sodalizio già calpestavamo attivamente i campi di gara da diversi anni, sia correndo in prima persona, sia supportando amici e clienti di mio padre. Nel corso della nostra carriera agonistica (ai tempi correvo in coppia con Agostino Biondo), sia io che Ago avevamo avuto modo di appoggiarci a scuderie locali e avendo visto le lacune che avevano abbiamo deciso di metterne in piedi una noi, una tutta nostra, migliorando dove gli altri peccavano. Abbiamo iniziato in 5, poi si è aggiunto qualche amico, la prima svolta è avvenuta nel 2008 quando Agostino ha vinto il campionato siciliano e da lì è iniziata la nostra ascesa, fino ad arrivare ad oltre 200 associati nel 2014 il resto è storia con un numero esorbitante di titoli vinti e di riconoscimenti su tutto il territorio nazionale.
Presidente, gestione sempre attenta e oculata, familiare direi…come è riuscita la SGB Rallye a crescere e ad affermarsi in così poco tempo?
Grazie alla passione dei propri associati e dei vari direttivi che negli anni hanno portato avanti la nostra scuderia. I punti fermi della nostra scuderia sono stati la mia famiglia, io e i miei figli, Carmelo Truglio e finché ne ha avuto la possibilità Agostino Biondo (purtroppo scomparso nel 2013 ndr) gli unici ad essere sempre presenti in tutti i direttivi. Importanti anche le collaborazioni dirette con i vari preparatori siciliani, tra tutti ricordo un importante collaborazione con la BlueOrange di Ciccio Caramazza e con l’Autotecnica Racing di Leo Salpietro con il quale rimane un ottimo rapporto di collaborazione e amicizia anche dopo la chiusura della scuderia.
Mauro: hai iniziato con tanta passione ed una buona base di esperienza e nel lungo cammino della scuderia sei diventato uno dei pochissimi direttori sportivi ufficialmente riconosciuti. Come è cambiata l’organizzazione della scuderia al crescere della tua esperienza e come sei riuscito a far incrementare così tanto i risultati?
Te lo riassumo in tre parole: cuore, testa e passione. Ho staccato la mia prima licenza che avevo solo 18 anni, ho iniziato dalla gavetta passando dall’essere commissario di percorso, verificatore tecnico, pilota, navigatore ed infine direttore sportivo licenziato Aci Sport, un ruolo per il quale devi avere delle basi non puoi certo improvvisarti. Nei primi anni ho avuto la fortuna di poter affiancare persone con più esperienza che mi hanno formato dal punto di vista sportivo, persone dalle quali ho carpito e anche un po’ “rubato” i segreti del mestiere, uno tra tutti Gaetano Migliore che mi ha portato, con lui, in giro per l’Italia quando ai tempi seguiva i trofei per Ford e altre case automobilistiche, un anno sono stato direttore sportivo anche di un team motociclistico con il quale ho vinto un campionato regionale (Emilia Romagna) e un campionato italiano, esperienze che mi hanno formato ed hanno accresciuto il mio bagaglio professionale; poi la passione ti porta ad essere sempre aggiornato e studiare continuamente. Negli anni credo di essere diventato un ottimo stratega e i numerosi titoli vinti sono la conferma di questo.
Presidente, la scuderia non ha mai contato su appoggi diretti di enti o sponsor, solo una gestione attenta, riflessiva e piena di passione poteva portare a questi risultati, probabilmente in un altro territorio si poteva contare su appoggi più consistenti visti anche i risultati. Che ne pensa anche in seguito alle decisioni che si sono dovute prendere alla fine dello scorso anno sportivo?
Non voglio fare polemica, sicuramente visto il riscontro sul campo di gara avremmo meritato più attenzione e considerazione da parte delle amministrazioni locali nel corso degli anni, quando più volte siamo stati ai vertici dei campionati a cui abbiamo partecipato. Inutile commentare ulteriormente, le polemiche non servono nulla, men che meno adesso. I nostri successi sono numeri inopinabili che ci collocano di diritto nella storia dell’automobilismo sportivo siciliano…e non solo nonostante la poca considerazione avuta.
Mauro, fantastici risultati ottenuti negli anni in maniera costante, continua e crescente con un grande occhio ai giovani, ingrediente perfetto che ha dato innumerevoli soddisfazioni. Da fuori è sembrato sempre tutto facile. Spiegaci un po’…
Chi mi conosce sa che ho sempre puntato sui giovani, in passato abbiamo dato vita anche ad un progetto giovani insieme ad un amico fraterno (a quei tempi anche parte della dirigenza della scuderia) Antonio Pittella, che ha avuto un notevole ritorno anche mediatico e con il quale si sono lanciati tanti giovani. Poi nel 2014 sono stato anche direttore della scuola rally con la quale abbiamo fatto corsi di prima licenza e uno dei corsi di perfezionamento per navigatori più riuscito degli ultimi anni in Sicilia e non solo, patrocinato direttamente dalla scuola federale Aci Sport e da Aci Messina.
Una domanda per entrambi, qual è il momento più bello che è rimasto nel cuore e quale quello più brutto…?
PRESIDENTE
Tra i momenti più belli va citato sicuramente l’anno 2008 quando, vincendo il primo Campionato Siciliano di classe, abbiamo portato a casa il nostro primo titolo con la Renault Clio Williams da me preparata e guidata da Agostino Biondo e la prima vittoria assoluta di campionato come scuderia nel 2014, bissata poi anche l’anno successivo. Momenti brutti sicuramente nel 2013 quando è venuto a mancare il nostro vicepresidente Agostino Biondo e per ultimo alla fine del 2017 quando abbiamo firmato la decisione di chiudere la scuderia.
MAURO
Di momenti belli ce ne sono tanti, ogni vittoria è un momento bello, se ne devo dire due, tra i più recenti annovero la doppia vittoria assoluta alla 99^ Targa Florio con l’equipaggio Mingoia-Carrubba tra i piloti e l’assoluto di scuderia, trofeo che mi piace tenere in bella mostra nel salotto di casa. E poi la vittoria del campionato siciliano salite 2017 con Matteo Salpietro, perché è stata una vittoria che abbiamo costruito piano piano in tutti i sensi, macchina compresa, creata da mio padre, da Leo Salpietro e da tutto lo staff dell’Autotecnica Racing e sviluppata in corso di campionato fino a raggiungere il top. Momenti brutti i due campionati assoluti di scuderia persi per pochissimi punti, soprattutto quello del 2017, perso per colpa delle defezioni dei nostri associati, e tutte le vittorie assolute sfumate per rotture meccaniche, che sono state davvero tante. Brucia ancora, in modo particolare, il Rally di Sanremo del 2011 quando abbiamo chiuso al terzo posto assoluto la prima giornata di gara e poi nella seconda costretti al ritiro per rottura del motore, sarebbe stato un risultato straordinario. Oppure nel 2016 quando per una banale rottura mentre eravamo primi assoluti abbiamo dovuto abbandonare il Rally OPATIJA in Croazia.
SGB Rallye è stata, è, e resterà una delle scuderie più attive e vincenti in Sicilia ed in Italia. Certamente fa onore, peccato per il campionato 2017 perso per un soffio e per tanta sfortuna. Merito di organizzazione di tutto il direttivo e delle scelte sempre giuste. Quanto è stato importante avere sempre le giuste persone accanto?
PRESIDENTE
Direi che non è importante ma Fondamentale, i direttivi che si sono susseguiti nel corso degli anni hanno tutti portato qualcosa di importante alla causa della SGB Rallye, persone fantastiche che anche dopo essere andati via sono in qualche modo sono rimaste legate alla scuderia.
MAURO
Cambiare alcuni componenti del direttivo nel corso degli anni è stata una scelta giusta per avere nuovi stimoli, le persone che sono state parte attiva dei direttivi della SGB Rallye hanno sempre dato il massimo impegno per la nostra causa, li voglio ricordare tutti con grande affetto e riconoscenza, con alcuni si è creato anche un bel rapporto di amicizia che va al di fuori delle competizioni.
Mauro, tutti i piloti e i navigatori sono stati importanti e determinanti, il nome di SGB Rallye è stato legato ad innumerevoli competizioni nazionali, vittoria assoluta a Franciacorta tanto per citarne una. Ottime soddisfazioni, che hanno premiato il giusto mix di scelte della direzione sportiva.
Abbiamo sempre puntato a palcoscenici importanti non lasciando mai nulla al caso, oltre a Franciacorta ricordo con piacere le vittorie assolute a Sperlonga, al Città dei Santi e anche la prova spettacolo vinta al Rally di Roma capitale davanti ai mostri sacri del rallysmo italiano, per restare fuori dalla Sicilia. Ricordo che nel nostro palmares possiamo contare su 35 assoluti piloti e 30 assoluti di scuderia oltre a 446 vittorie di classe e 44 titoli ufficiali, numeri da record per una piccola ASD come era la nostra.
Presidente come crede siano cambiati i rally in questi anni? Per scelte organizzative si tende forse a ridurre i numeri dei partecipanti, si potevano inserire ingredienti nuovi, o migliori, per tenere il movimento alto come prima?
Sì, ovviamente noi nel corso degli anni abbiamo sempre cercato di proporre modifiche regolamentari sia a livello tecnico che sportive. Alcune sono state ben recepite e messe in atto da parte della federazione altre no. Personalmente sono sceso anche in campo candidandomi durante le elezioni degli organi sportivi Aci (come scuderia) nel 2013 e non sono stato eletto per soli cinque voti, ottenendo comunque molti consensi; ci siamo sempre impegnati in prima persona per cercare di migliorare il nostro sport. Il nostro direttore sportivo, Mauro, da qualche anno fa parte della delegazione siciliana di Aci Sport con la quale sta portando avanti progetti interessanti oltre a curare il Trofeo Rally Sicilia.
Si chiude con queste righe, belle, interessanti e piene di concretezza l’avventura della scuderia SGB Rallye di San Piero Patti. Certamente non la leggeremo negli elenchi di partenza delle numerose gare siciliane e non solo, ma sarà sempre presente quanto fatto nel corso degli anni da tutto il movimento che è stata capace di gestire nel corso degli anni. Un grazie speciale, oltre al presidente e da parte stessa del presidente, va a tutti i membri del direttivo che nel corso degli anni hanno contribuito a portare in alto il nome della scuderia, ed ovviamente a tutti i piloti, i navigatori ed i collaboratori che sono stati in SGB Rallye.
Speriamo si possa, in un momento ed un contesto migliore, far tornare presto questo nome sui campi di gara.
Un grazie speciale a Pippo e Mauro Gulino per la realizzazione congiunta di questo articolo.
Alessandro Denaro – responsabile ufficio stampa scuderia automobilistica SGB Rallye