Dicono i grandi allenatori che per costruire una grande squadra si parte sempre dall’asse play-pivot. Ed infatti è Ivan Stuppia, playmaker della Confezioni Corpina Torrenova, a raccontarci per primo questa storica stagione sportiva della Cestistica Torrenovese. Arrivato da Spadafora in estate, si è confermato uno splendido protagonista della cavalcata alla Serie C: ha chiuso ad una media di 14.5 punti a partita ed è stato uno dei giocatori che, insieme ad un gruppo di uomini fantastici, ha dipinto la trionfale stagione delle Aquile.
Ivan, che stagione incredibile.
«Come dice il nostro “claim”, il sogno è diventato realtà. In estate scelsi la Confezioni Corpina perché trovai il progetto stimolante. Accettai con la convinzione di poter vincere il campionato e così è stato! È stata molto dura sia dal punto di vista fisico che mentale. A settembre c’era un roster che nel corso della stagione è cambiato molto. Con tutti gli infortuni sopraggiunti non siamo mai stati al completo e questo ha influito sul nostro cammino altalenante durante la Regular Season. Poi l’arrivo di Pizzuto e Pellot ci ha dato la giusta quadratura. Da lì, il nostro cammino è noto… Un finale da pelle d’oca, portare Torrenova in Serie C è stata una grandissima emozione. Potevamo fare molto di più durante tutto l’anno, ma da quando siamo stati al completo abbiamo fatto molto bene. Quando vinci un campionato dopo tante sofferenze è ancora più gratificante».
Cestistica, PalaTorre e Torrenova: un trinomio diventato un punto di forza.
«I tifosi sono stati la chiave di questa vittoria. È ovvio che la semifinale contro lo Sporting Sant’Agata abbia avvicinato ancora più fan al palazzetto, ma la ciliegina sulla torta è stata il regalo che il Comune di Torrenova ha fatto con il pullman gratuito che ha permesso loro di seguirci a Spadafora. La loro presenza non ci ha fatto pesare il fatto di affrontare la finale con il “fattore campo” a sfavore. Il minimo che potessimo fare noi era ricambiare il loro affetto con questa grande vittoria».