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Ceniccola: “C’è chi rifiuta il Messina. Tavano e Montella? Abbiamo altri obiettivi”

Nella lunga chiacchierata che ci ha concesso, il direttore generale Enrico Ceniccola ha indicato i quattro obiettivi di mercato dell’ACR Messina. Tra i ruoli che è necessario coprire c’è ovviamente l’attacco, ma il dirigente romano scarta alcuni dei nomi filtrati nelle scorse settimane:Tavano? Abbiamo optato per un altro profilo. Montella? Era un obiettivo ma la sua richiesta, un biennale a cifre particolarmente elevate, era fuori portata per noi e per qualsiasi altro club di Lega Pro. Ne riparleremo solo se abbasserà le pretese”.

Enrico Ceniccola
Il dg Enrico Ceniccola vanta esperienze a Grosseto, Savona e nella Lupa Roma

La delicata situazione societaria complica, e non poco, i piani sul mercato: “Purtroppo qualche calciatore alla fine ha rifiutato Messina, perché le perplessità legate all’operato della proprietà e anche le difficoltà logistiche legate ai campi si fanno sentire. Se c’è un’altra offerta la valutano attentamente e poi magari la preferiscono. Due esempi su tutti: avevamo bloccato un centrocampista della Viterbese, ma poi ha preferito un’altra proposta proveniente dalla Toscana. Ed anche Piscitella, che sembrava ormai destinato ad indossare il giallorosso, alla fine ha scelto il Prato”.

Ceniccola comunque non cerca alibi: “Le tante voci che circolano in parte sono vere, ma molte sono state amplificate. La condizione ambientale non è semplice e la dirigenza ha sicuramente delle responsabilità. Ad ogni modo speriamo di tornare a sfruttare appieno le potenzialità di questa grande piazza nel prossimo futuro. Quest’anno la priorità è la salvezza, anche se il presidente in estate aveva indicato i play-off, e quindi almeno il decimo posto, come potenziale obiettivo”.

Cristiano Lucarelli
Cristiano Lucarelli ha chiesto almeno quattro innesti e una rosa più corta e quindi gestibile

Ma chi sta curando il mercato in casa Messina? “Sento spesso Lucarelli e Stracuzzi ed anche il rappresentante del gruppo che ha firmato una lettera d’intenti per l’acquisto del club”. È proprio il nome di Angelo Massone, reduce da esperienze poco felici in Scozia e Romania, ad avere attenuato ogni possibile entusiasmo successivo al successo nel derby con la Reggina. Il dg non si scompone: “Anche io venni indagato per una partita di Calciopoli e se si cerca il mio nome sul web rispunta fuori quella storia. Peccato che dopo cinque anni io sia stato assolto perché non avevo commesso il fatto. Bisogna conoscere davvero la storia delle persone prima di condannarle a priori”.

Sugli errori commessi in estate dal club, il dirigente però non può nascondersi: “Sono arrivato qui il 21 agosto e mi sono ritrovato una rosa composta da 33 persone. Grifoni e Nardini sono gli unici veri acquisti della mia gestione, due svincolati che piacevano al mister”. Adesso bisogna rimediare. La seconda metà di gennaio chiarirà se gli obiettivi indicati da dirigenza e staff tecnico verranno davvero centrati o se il Messina sarà condannato a mesi di passione.

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