È iniziato il lungo iter di valutazione del progetto di riqualificazione dello stadio “Giovanni Celeste”, presentato nei giorni scorsi dalla società presieduta da Franco Proto. A fare il punto della situazione è l’assessore comunale allo sport Sebastiano Pino: “Ad inizio settimana l’ACR Messina ha presentato la documentazione mancante rispetto alla richiesta di poter utilizzare la struttura di via Oreto con una concessione pluriennale. Adesso le carte passeranno al Dipartimento Manutenzioni, che dovrà dare un parere di congruità e sostenibilità del progetto, e poi al Dipartimento Politiche Culturali e Sportive, che si esprimerà sullo schema di convenzione. Infine toccherà alla Ragioneria, per le valutazioni di natura economica”.
Soltanto dopo la parola passerà alla Giunta Accorinti, che per legge potrebbe comunque dare il via libera soltanto ad una concessione di breve durata, e soprattutto al civico consesso. “Una volta ottenute le osservazioni, con un quadro più completo, l’Amministrazione deciderà se accettare o meno la proposta. Gli assessori faranno le loro valutazioni sulla base dei giudizi dei Dipartimenti interessati. Poi sarà compito del Consiglio Comunale decidere, come avviene per le concessioni pluriennali. Speriamo di farlo in tempi brevi, anche se si sta lavorando su un emendamento del bilancio di previsione, che aveva qualche criticità e dovrà essere votato dal consiglio comunale”, chiarisce Pino.
L’assessore si sbilancia già sulla possibile estensione temporale della convenzione, la cui bozza è stata redatta dall’ACR Messina: “L’accordo non sarà comunque su base trentennale, come inizialmente ipotizzato, perché abbiamo convenuto con il club che è meglio far coincidere temporalmente la concessione con la durata dell’intesa tra ACR e Credito Sportivo”.
Sul punto abbiamo ascoltato anche il legale del club, Massimo Rizzo: “Le garanzie richieste sono state già prestate dal presidente Franco Proto. Una volta ottenuta la concessione, si potrà attivare un mutuo per un importo di circa due milioni di euro. Più il periodo è esteso, più sarà facile per la società onorare le rate, un po’ come avviene nel mondo immobiliare. È evidente che è fondamentale ottenere un lasso di tempo congruo, entro il quale la somma potrà essere restituita. Appurato che il Comune preferisce non impegnarsi per trent’anni, riteniamo che un periodo di quindici o venti rappresenti la soluzione ideale”.
L’accordo potrebbe consentire di superare anche lo storico contenzioso con Palazzo Zanca, dal momento che le precedenti proprietà non hanno quasi mai onorato il versamento dei canoni previsti per l’utilizzo del “Franco Scoglio”: “Come nel caso della struttura di San Filippo, la manutenzione ordinaria e le utenze sarebbero a carico del club. Grazie al mutuo il Messina anticiperebbe somme importanti, che compenserebbero l’attuale passivo e consentirebbero di sanare un debito annoso”.