“Ancora all’attenzione dei consiglieri non è arrivato alcun documento. Però vogliamo anticipare i tempi, il mio desiderio è che sul tema della riqualificazione dello stadio “Celeste” si apra un confronto che coinvolga quanti più soggetti possibili”.
Così il presidente dell’VIII Commissione consiliare (Sport e Cultura), Piero Adamo, ha fatto gli onori di casa. Il tema delle concessioni all’ACR Messina dello storico impianto di via Oreto torna tra i banchi del consiglio comunale. A rappresentare la società l’ingegnere Franco Mento, che ha redatto il progetto, e il direttore sportivo Marcello Pitino.
A livello amministrativo si era rimasti fermi alla stretta di mano del 13 giugno scorso, con cui il sindaco Renato Accorinti si è impegnato a concedere un comodato d’uso annuale per sbloccare l’impasse. Intanto la società peloritana ha continuato a muoversi “sulla fiducia”, iniziando a compiere qualche lavoro preliminare all’interno dell’impianto. La delibera di Giunta è ancora in fase di formulazione, anche perché occorrono prima il parere della Ragioneria oltre a quello della Commissione Patrimonio.
Già a metà giugno ci si era resi conto che l’iter di valutazione di un progetto da oltre due milioni di euro da parte degli uffici tecnici di Palazzo Zanca sarebbe stato giocoforza articolato. Quel giorno le parti hanno preso coscienza che mai e poi mai si sarebbe potuti arrivare in tempi brevi ad una concessione pluriennale, dal momento che il procedimento prevede non solo il via libera dell’Amministrazione, ma anche delle Commissioni preposte ed, infine, del civico consesso, competente in materia.
In occasione dell’odierna seduta di commissione, l’assessore allo Sport, Sebastiano Pino ha annunciato che la macchina amministrativa è in moto: “Il dibattito sulla riqualificazione del “Celeste” è molto più avanzato rispetto ai fatti – ha commentato l’esponente della Giunta – Nel corso della prossima settimana ci sarà un tavolo tecnico con i dirigenti dei Dipartimenti coinvolti. Un problema non da poco sono l’assenza dei pareri del Coni e della Commissione di Vigilanza di Pubblica Sicurezza. Questi atti sono necessari anche per la concessione annuale”. Non a caso vi avevamo già raccontato che il club stava ultimando la progettazione definitiva ed esecutiva per ottenerli.
L’ingegnere Francesco Mento, ideatore del progetto, ha ribattuto sul tema: “La Lega Pro ha dato il proprio assenso affinché il Messina giochi allo stadio “Celeste” le partite casalinghe della prossima stagione. Stiamo effettuando alcuni interventi di miglioria, come il ripristino dei cancelli e abbiamo ripitturato alcuni spazi. Lavoriamo anche per un consistente abbattimento delle barriere architettoniche, per la creazione di un’area di merchandising ma soprattutto vogliamo creare uno stadio fruibile ai disabili. Curva Sud, Gradinata e Tribuna saranno perfettamente accessibili. Questa società sta rispondendo con i fatti alle perplessità, la fiducia degli appassionati è stata spesso tradita in questi anni, ma ora è diverso”.
Da parte dei consiglieri però qualche dubbio continua ad esserci: “Io continuo a ritenere che lo stadio della città debba continuare ad essere il “Franco Scoglio” – ha sottolineato il consigliere Carlo Cantali – i messinesi hanno vissuto vent’anni con il sogno di poter avere finalmente un grande stadio. Il rischio è che venga abbandonato e diventi una cattedrale nel deserto”.
La capogruppo di “Cambiamo Messina dal Basso”, Lucy Fenech, anticipa la posizione politica del gruppo: “Noi siamo disponibili a dare il nostro voto favorevole alla concessione pluriennale alla società, ma prima vogliamo conoscere la posizione debitoria tra il Messina e il Comune. Noi dobbiamo svolgere un ruolo di controllo e di tutela dell’ente”. La necessità di un piano di rientro che soddisfi la Corte dei Conti era d’altronde già emersa nelle scorse settimane, nell’incontro tra il dirigente del Dipartimento Sport Salvatore De Francesco e il direttore amministrativo Fabio Formisano.