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Celebrata la “Giornata Giallorossa”, al Messina mancano ormai pochi punti

L’attesa “Giornata Giallorossa” è stato un autentico trionfo per il Messina. Battuta per 2-1 la Casertana, che si presentava in riva allo Stretto con i gradi di vice-capolista, i peloritani hanno compiuto un passo decisivo verso la C unica.

La formazione titolare del Messina in posa davanti alla Curva Sud (foto Paolo Furrer)
La formazione titolare del Messina in posa davanti alla Curva Sud (foto Paolo Furrer)

Match indirizzato fin dall’avvio, con la rete di Costa Ferreira, l’undicesima stagionale, arrivata dopo appena 12” di gara, grazie ad una conclusione da fuori area deviata da un difensore. La marcatura è stata dedicata da titolari e panchina a Domenico Franco, lo sfortunato centrocampista che ha chiuso con largo anticipo la sua stagione per via di un grave infortunio al ginocchio che ha reso necessaria anche l’operazione chirurgica.

Dopo un primo tempo privo di particolari sussulti il San Filippo ha assistito ad una ripresa vibrante, ricca di emozioni. In cattedra è salito il solito capitan Corona, che ha raggiunto a quota undici il compagno di squadra, sfruttando con grande astuzia una clamorosa topica di Fumagalli, ex (fugace) al pari di D’Alterio, che invece ha avuto ben più ampia militanza in giallorosso.

Bandiere e fumogeni hanno offerto il consueto spettacolo in Curva Sud (foto Paolo Furrer)
Bandiere e fumogeni hanno offerto il consueto spettacolo in Curva Sud (foto Paolo Furrer)

La più bella immagine della domenica è stata rappresentata ovviamente dai 5.000 spettatori presenti sulle tribune (3.296 i paganti, in una giornata in cui era sospesa la validità degli abbonamenti). Un’immagine che ha rafforzato il ricordo della recenti feste promozione con Nissa e Cosenza. Tra i migliori in campo, oltre a “Re Giorgio” e Costa Ferreira, anche Lagomarsini, autore di alcuni interventi provvidenziali.

La squadra ha saputo poi difendere con i denti il preziosissimo successo anche nel finale, quando la Casertana ha tentato il tutto per tutto sfruttando anche la superiorità numerica originata dal rosso diretto rifilato a Maiorano in occasione della concessione del penalty trasformato dallo scatenato Mancino.

Mantenuti i sei punti di margine sul Tuttocuoio nono in graduatoria, l’approdo in C unica è sempre più vicino, nonostante la cautela di Grassadonia, protagonista di un rabbioso sfogo negli spogliatoi. L’ex tecnico di Paganese e Salernitana, allontanato dalla panchina per la quarta volta in sei settimane, non ha gradito infatti le polemiche sulla regolarità del campionato, alimentate da alcune testate nazionali, che hanno coinvolto anche il suo Messina, per una clamorosa svista.

Giorgio Corona al tiro nel match con la Casertana (foto Paolo Furrer)
Giorgio Corona al tiro nel match con la Casertana (foto Paolo Furrer)

Domenica a Lamezia è in programma un’altra tappa fondamentale, con i calabresi che non possono più sbagliare dopo il netto ko di Teramo. I peloritani non devono però farsi prendere dalla frenesia, anche perché il netto divario a quattro giornate dal termine rappresenta una seria ipoteca sull’approdo nella prossima Lega Pro unica.

Al “D’Ippolito”, dove il Messina si è già imposto nella prima trasferta stagionale di Coppa Italia, contro una squadra adesso alla disperata ricerca di punti per salvaguardare l’ottavo posto, insidiato dal Tuttocuoio, i giallorossi saranno privi degli squalificati Squillace e Maiorano, due pedine fondamentali nello scacchiere del tecnico nativo di Salerno.

In mezzo al campo appare scontato il ricorso a Simonetti, già impiegato in corso d’opera nelle ultime due sfide, complice la defezione forzata di Franco. A sinistra potrebbe invece ritrovare una maglia Quintoni, da tempo ai box e relegato domenica ancora una volta in Tribuna. Qualche chance anche per Pagliaroli, jolly molto caro a Grassadonia, che ha ben impressionato quando è stato impiegato.

L’intervista video a Saro Bucolo:

Il commento a fine gara di Corona:

Lo sfogo di mister Grassadonia:

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