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Messina

Cefalù viola con merito la palestra di Ritiro. L’FP Sport recrimina per la direzione arbitrale

La grinta dei giocatori dell'FP Sport
La grinta dei giocatori dell’FP Sport

Una gara sicuramente anomala, quantomeno inconsueta, per tanti motivi quella andata in scena tra FP Sport Messina e Zanella Basket Cefalù. Allora, è importante raccontarla in maniera inconsueta e, quindi, partendo dalla fine. Mancano solo 16 secondi alla sirena finale e il punteggio sul tabellone elettronico recita 68-88. Il playmaker “normanno” Nino Sidoti ferma il palleggio a centro campo, mette palla a terra e si avvia sportivamente a stringere la mano agli avversari. Il pubblico, che ha incitato correttamente per quaranta minuti i giocatori in campo, applaude in piedi tutti i protagonisti: la Zannella Basket Cefalù ha appena vinto meritatamente una gara fondamentale per il proprio campionato violando il campo, fino ad oggi imbattuto, di una diretta concorrente nella griglia playoff. Sin qui tutto normale: è quello che solitamente si vede ogni domenica a fine gara tra due squadre brave e corrette che giocano a basket.

Claudio Cavalieri (FP), autore di 30 punti
Claudio Cavalieri (FP Sport), autore di 30 punti

Eppure i numeri della gara dicono anche qualcos’altro, qualcosa di anomalo ed inconsueto che ha finito col penalizzare lo spettacolo: 59 i falli totali fischiati alle due squadre; 5 i falli tecnici, il primo fischiato inspiegabilmente a coach Fiasconaro dopo soli tre minuti di gioco ed il successivo, altrettanto inspiegabilmente, a coach Paladina dopo altri due minuti (forse per compensare l’errore precedente, ndc); 65 i tiri liberi totali assegnati. Sembra un bollettino di guerra, invece era solo una corretta partita di basket che sarebbe stata sicuramente spettacolare e godibile se due “baldi giovanotti” catanesi in maglietta grigia non avessero pensato bene di ergersi a protagonisti assoluti.
Alla fine, moralmente, hanno perso tutti. Hanno perso i giocatori delle due squadre, tutti concordi al termine della gara sull’esito finale (da sottolineare che Cefalù ha giocato una grande gara ed ha vinto con pieno merito) ma, contemporaneamente, tutti profondamente delusi da un arbitraggio assolutamente inadeguato per una sfida di vertice che non si è giocata. Hanno perso i due allenatori, entrambi espulsi senza apparente motivo, i quali hanno dovuto assistere agli ultimi minuti di partita fianco a fianco dall’ingresso spogliatoi, sorridendo ironicamente ad ogni “illuminato” fischio arbitrale. Hanno perso gli spettatori, che hanno dovuto sorbirsi una partita noiosa, praticamente “non giocata”, frammentata da una serie interminabile di tiri liberi, frutto di “cervellotici” fischi arbitrali. Hanno perso, infine, gli arbitri, che hanno dimostrato sin dai primi minuti di non essere all’altezza del compito loro affidato.
Detto ciò, la scarna cronaca della partita ha visto in campo due formazioni che, per il poco che hanno potuto giocare, hanno dimostrato di occupare con pieno merito le posizioni che contano in classifica.

Nino Sidoti (Cefalù) in palleggio
Nino Sidoti (Cefalù) in palleggio

Prima parte di gara di marca FP Sport che, grazie alla buona vena di Cavalieri ed ad una difesa attenta sui terminali offensivi avversari, riesce a portarsi avanti di 12 punti quando mancano circa 4 minuti al riposo lungo. Il ritorno dei “normanni” non si fa però attendere. L’americano Caddell guida la riscossa dei suoi ricucendo lo strappo e le due squadre rientrano così negli spogliatoi sul punteggio di 38-36. Il terzo quarto è un’autentica ecatombe. L’FP Sport si vede fischiare contro ben 13 falli (più di un fallo al minuto, se la matematica non è un’opinione, ndc) mentre per gli ospiti, invece, sono solo 2 i personali chiamati. Coach Paladina è costretto a tenere in panca gli atleti “a rischio 5º fallo” e deve, pertanto, giocare con un quintetto di emergenza. Nonostante ciò, la frazione si conclude 54-63 (parziale 16-27). L’ultimo quarto non fa testo. Con ben 4/5 dello starting-five fuori per cinque falli sin dai primi minuti (usciti nell’ordine Ponzù Donato, Cavalieri, Perrone e Mirenda), Caddell e soci hanno avuto gioco facile per mettere in ghiaccio il risultato.
Con quella odierna salgono a tre le sconfitte in campionato per la FP Sport, due delle quali sotto la direzione arbitrale dei signori Perrone e Barbagallo di Catania. Sarà un caso, ma in queste due gare arbitrate dalla coppia catanese l’FP Sport si è vista comminare i quattro falli tecnici e l’unica squalifica dell’intero campionato sin qui disputato. Forse, pensandoci bene, affinché il “caso” non si accanisca troppo, sarebbe opportuno che chi di dovere mandi un osservatore a controllare questa coppia arbitrale. L’FP Sport Messina guarda avanti al prossimo impegno in casa della Nuova Agatirno per riprendere a fare punti e difendere un piazzamento di prestigio in vista dell’inizio della Poule Promozione.

FP Sport Messina-Zannella Basket Cefalù 68-88
Parziali: 22-13; 38-36 (16-23); 54-63 (16-27); 68-88 (14-25)
FP Sport: Mirenda 4, Santoro 8, Bonanno 2, Buono 8, Cavalieri 30, Valentini n.e., Squillaci 3, Arigò, Ponzù Donato, Greco, Perrone 13. All. Paladina F.
Note: Tiri liberi: 21/27. Falli di squadra 34. Usciti per cinque falli: Ponzù Donato, Cavalieri, Perrone e Mirenda.
Cefalù: Caddell 35, Marsala 20, Sidoti 9, Pirrone 8, Gonzalez 9, Ettaro 7, Modaro n.e., Mezzapelle n.e., Tumminello n.e., Rosponi n.e., Fiduccia n.e. All. Fiasconaro M.
Note: Tiri liberi: 23/35. Falli di squadra 25. Uscito per cinque falli Gonzalez.
Arbitri: Perrone A. (CT) e Barbagallo D. (CT).

L'FP Sport in difesa
L’FP Sport in difesa

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