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Messina

C’è l’ok per la prevendita. Striscione della Curva sulle trattative societarie

Il Gruppo Operativo Sicurezza che cura la video-sorveglianza al “Franco Scoglio”, riunitosi in vista della ripresa del campionato di Lega Pro, ha dato l’ok all’avvio della prevendita, che il Messina potrà così annunciare venerdì mattina. Appena un centinaio gli abbonamenti fin qui sottoscritti e non si prevede certo la corsa ai botteghini. L’avvicinamento all’esordio ufficiale con il Potenza è infatti decisamente inusuale e amaro in riva allo Stretto.

Titas Krapikas
Primo allenamento per Titas Krapikas (foto Ciccio Saya)

Nessuna presentazione ufficiale della squadra in piazza, anche perchè la Curva Sud ha ribadito la propria ostilità all’attuale gestione societaria. Prima con un comunicato stampa in cui è stato confermato che verrà disertato lo stadio e poi con uno striscione esposto a Bisconte, dove la squadra di Giacomo Modica prosegue la preparazione. In gruppo il nuovo portiere Titas Krapikas e il rientrante Pierluca Luciani mentre svolgono lavoro differenziato Antonio Marino e Martino Cominetti, le cui condizioni vanno verificate in vista di domenica.

Chiaro il messaggio indirizzato dal tifo organizzato alla proprietà: la piazza non crede agli “americani” che avrebbero trattato l’acquisto del club, senza però mai uscire allo scoperto, nel rispetto del patto di riservatezza sottoscritto tra le parti. A due mesi esatti dall’intesa preliminare siglata con un fondo che ha interessi in Europa e America, e sede legale in Lussemburgo, non è emerso alcun dettaglio aggiuntivo sugli investitori interessati al club peloritano.

Ortisi e Mamona
Ortisi e Mamona in partitella (foto Ciccio Saya)

Dalla società filtra soltanto che i contatti non si sono mai esauriti ma oltre al cauto ottimismo non emergono certezze sulla data di scadenza della proroga concessa dall’attuale proprietà. Resta avvolta nel mistero anche l’opzione alternativa, rappresentata da una società attiva nel mondo dell’entertaiment, con sedi in Gran Bretagna e Usa, che avrebbe presentato un’offerta d’acquisto del club a metà luglio.

Gli intermediari calabresi e siciliani non hanno mai fornito altri particolari, anche perché viene riferito che l’azienda sarebbe quotata nel Nasdaq, la borsa di New York, e teme quindi eventuali contraccolpi se la fumata conclusiva sarà nera. Da anni le trattative a Messina fanno rima insomma con scenari suggestivi, ma se i soggetti interessati restano nell’ombra alle ipotesi e alle prospettive di un futuro migliore non seguono mai i fatti concreti. Da qui la disillusione del tifo.

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