Il Città di Messina sta mettendo benzina nelle gambe con il chiaro intento di vivere una stagione da protagonista. Zero proclami, testa bassa e lavorare, tutto con la consapevolezza di portare un nome importante e di rappresentare una società che vuole ben figurare nel campionato di Eccellenza.
Anche nella prossima stagione uno dei punti fermi sarà senza dubbio Peppe Quintoni, pronto a mettere a disposizione della causa tutta la propria esperienza: “La preparazione sta andando bene, il prof. Nino Torre ci sta facendo sudare e mettere birra nelle gambe. Ancora non facciamo la settimana tipo, ci stiamo preparando all’esordio di campionato. Stiamo apprendendo gli schemi del mister e ci vorrà un po’ di tempo, ma sono sicuro che faremo bene”.
Domenica l’esordio in Coppa Italia contro il Sant’Agata, da molti ritenuto il favorito del torneo: “E’ una squadra fatta per vincere il campionato, chi li dà per favoriti non sbaglia. Per noi è un test importante, a questo punto della stagione però i valori tecnici si azzerano e contano altri fattori. Andiamo lì per giocarcela ad armi pari, anche se non saremo al 100%”.
Il Città di Messina quest’anno riparte da mister Peppe Furnari, lo scorso anno alla guida del Camaro e rivale nella corsa alla promozione. In estate ha preso il posto di Santino Bellinvia.“Sono due tecnici diversi. Mister Furnari lo sto conoscendo adesso, Bellinvia già l’ho avuto in passato, adesso è ancora troppo presto per poter fare un raffronto. Ora stiamo mettendo in atto l’idea di calcio di Furnari”.
L’estate del calcio peloritano però è stata caratterizzata dall’ennesimo fallimento del Messina, costretto a ripartire dalla palude della Serie D. Quintoni è stato protagonista dei campionati vinti nel 2013 e nel 2014 durante l’era Lo Monaco: “Da messinese è stato un dispiacere doppio. Sono deluso, negli anni in cui c’ero io si era ricreato un minimo di entusiasmo anche perché abbiamo vinto due campionati in due anni. Se non ci sono persone con le idee chiare e si cambia ogni anno diventa tutto più difficile, è sempre doloroso veder fallire la squadra della propria città. Sciotto credo che abbia le idee chiare, mi auguro che faccia bene. Partire in ritardo non è mai facile, il presidente mi ispira fiducia anche se la società, secondo me, andrebbe potenziata. Io ho conosciuto Lo Monaco e so le conoscenze che aveva nel mondo del calcio. Ha dimostrato che nel ruolo di direttore generale o amministratore delegato può trasformare in oro tutto quello che tocca. Qui a Messina si è trovato nella posizione di dover fare il presidente per la prima volta, non è stato supportato a dovere ed è finita come tutti sanno, ma credo che rappresenti una grande occasione persa per la Messina calcistica. Mister Venuto? Lo conosco bene, mi ha contattato per sapere la mia disponibilità, ma io gli ho detto che ho preso un impegno con il Città di Messina che mi ha sempre trattato bene e lo voglio onorare fino alla fine”.
Qualche anno fa, per Quintoni, si era manifestata anche l’opportunità di approdare nel campionato finlandese: “Era arrivata un’offerta, mio cugino mi parlò di questa opportunità di approdare in una realtà dove non esiste una grande competitività e sarei potuto arrivare a giocare stabilmente in Serie A. Si trattava però di una scelta troppo radicale per me e per la mia ragazza, in un paese completamente nuovo e diverso per cultura e tradizioni. Ho preferito restare qua e giocarmi qui le mie chances”.