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Cazzarò: “Squadra più reattiva, mercato troppo lungo. Al Duomo splendida serata”

Il Messina si è lasciato alle spalle l’ultima domenica senza calcio. Ora, per quasi quattro mesi, sarà il campo a farla da padrone. Il tecnico Michele Cazzarò, dopo alcune ore trascorse nella sua Puglia, è pronto ad affrontare una settimana chiave.

“D’ora in poi lavoreremo soprattutto sul fronte tecnico-tattico e sulla velocità, più che sul piano fisico – esordisce -. Dobbiamo smaltire i carichi dell’ultimo mese ma per la verità già nell’ultima settimana ho visto una squadra molto più sciolta. Quando hai una squadra molto fisica è normale che non sarai subito al 100% della condizione. Ma non lo sarà nessuno e sarebbe strano il contrario, ovvero essere a settembre al top della forma”.

Michele Cazzarò
Il tecnico Michele Cazzarò con il suo staff (foto Giovanni Isolino)

A Troina, contro un altro club eliminato precocemente dalla Coppa Italia, che ha appena puntellato la rosa con due argentini, il difensore Diego Fuentes e l’attaccante Lautaro Fernandez: “Sta completando la rosa con gli ultimi tasselli. In questa fase le squadre non sono ancora al completo e avranno inevitabilmente qualche novità rispetto alla partita precedente. Il mercato è molto lungo, forse troppo, e quindi è inevitabile. Condiziona anche gli allenatori, che magari allenano qualche calciatore che magari sa già di doversi accasare altrove e quindi non si impegna al massimo. In Inghilterra chiude prima dell’inizio del campionato ed è giusto così probabilmente”.

Mercato che tiene banco anche in riva allo Stretto, come dimostrano le voci sull’annunciato arrivo dell’attaccante Claudio Coralli: “Spero in novità già nel corso della settimana. La priorità è chiaramente una punta. Avevamo soltanto Suma in Coppa e si è fatto subito male. E poi ho rischiato Siclari, che avrebbe potuto subire un infortunio, dal momento che aveva appena iniziato ad allenarsi. La realtà è che non mi piace perdere e quindi è stato un azzardo inevitabile”.

Antonio Obbedio
Il direttore sportivo Antonio Obbedio nella serata di Piazza Duomo (foto Giovanni Isolino)

Gli ultimi acquisti, come Ungaro e Siclari, o Esposito, reduce da un fastidioso infortunio, si candidano comunque a una maglia da titolare: “Stanno sempre meglio e stanno recuperando bene. Sono in ritardo rispetto ai compagni ma compenseranno con l’esperienza: sanno come gestirsi e potrebbero partire subito titolari. Hanno una settimana di allenamenti peraltro. Scioglierò le riserve soltanto domenica mattina, anche perché il mio lavoro ti impone delle scelte”.

Non sembra in discussione la presenza di Suma e Sampietro: “Christian ha subito a Palazzolo, contro il Marina di Ragusa, una leggera frattura composta al naso. La mascherina è soltanto una precauzione in più. Nel caso di Gianluca spero sia soltanto un affaticamento”.

Michele Cazzarò
Il tecnico Michele Cazzarò in panchina (foto Giovanni Isolino)

Come in Toscana, in riva allo Stretto Cazzarò sta guidando un organico numeroso, di quasi trenta unità: “Ho fiducia in questo gruppo, che è allargato perché abbiamo aggregato quattro ragazzi del 2002, che formeranno l’ossatura della formazione Juniores. Sono ragazzi seri, che danno una mano e alzano la qualità dell’allenamento”.

L’ex tecnico del Taranto ha nelle orecchie l’eco dei cori dei tifosi, che hanno accolto la squadra con grande calore anche nella presentazione a Piazza Duomo: “Una serata fantastica, ma sinceramente me l’aspettavo. Avevo già notato il calore nel giorno del raduno e a Palazzolo. Non può essere diversamente per chi fino a qualche anno fa ha giocato a San Siro. La storia di questa città dice questo e la passione non muore mai”. 

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