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Cavendish rivince una tappa al Giro dopo quasi nove anni. Der Poel in rosa

Rivincere al Giro nove anni dopo, 8 anni e 347 giorni per gli amanti della precisione. Lo sprint in terra ungherese, per il successo nella terza tappa, premia il leone inglese Mark Cavendish, 36enne campione del mondo 2011 che mancava dal 2013 nella Corsa Rosa. Per lui, detto ‘Cannonball’, è la 16esima vittoria in questa competizione e la 160esima in carriera, come dire che la vecchia guardia non si arrende. Ne hanno fatto le spese altri due sprinter di razza come Arnaud Demare e Fernando Gaviria, rispettivamente secondo e terzo sul traguardo di Balatonfured. Il grande deluso di giornata è Giacomo Nizzolo, soltanto undicesimo, piazzamento che complica le sue aspirazioni di conquista della maglia ciclamino della classifica a punti.

Giro d'Italia
Mathieu van der Poel resta in maglia rosa (foto Ansa)

Tappa per velocisti doveva essere, e così è stato, ma parte del merito del primo posto del britannico va sicuramente attribuita all’ottimo lavoro svolto dalla sua squadra, la Quick Step-AlphaVinyl, e in particolare da un ottimo Davide Ballerini, non a caso ringraziato dal compagno. “Sono molto contento per questo mio primo sprint di un grande Giro – le parole di Cavendish dopo la vittoria –. Adesso sono più vecchio di quando sono venuto qui l’ultima volta. Non era detto che fossi pronto per mettere a punto il mio motore, forse mi ci voleva più tempo, ma la mia squadra oggi ha fatto un lavoro impressionante, ad esempio Davide Ballerini che ha tirato per me. E lui è un uomo da grande Giro. Nella volata sono partito presto, ed è stato importante perché ho visto che gli altri erano rimasti indietro. Sono vecchio, ma sono sempre io, ho vinto tanto e sono sempre lo stesso”.

Se ne sono accorti anche in Francia, e non da ora, visto che l’anno scorso Cavendish si presentò al via del Tour senza un’adeguata preparazione, disse lui, ma vinse quattro tappe. In precedenza la terza frazione, l’ultima in terra ungherese prima del giorno di riposo e del trasferimento in Italia, era stata caratterizzata dalla lunghissima fuga, cominciata quando mancavano ben 195 chilometri all’arrivo, di Mattia Bais e Filippo Tagliani della Drone Hopper-Androni Giocattoli, e di Samuele Rivi dell’Eolo-Kometa. A 38 km dalla fine ha perso contatto Tagliani, mentre gli altri due sono stati ripresi dal gruppo a -27 km. Sul gran premio della montagna a 12 chilometri dal traguardo ci ha provato l’olandese Pascal Eenkhoorn, ma la sua fuga è durata 7.000 metri. Poi c’è stato solo un pedalare collettivo in attesa della volata finale che ha premiato Cavendish.

Giro d'Italia
Filippo Tagliano, Samuele Rivi e Mattia Bais protagonisti della fuga (foto Ansa)

Giornata assolutamente tranquilla per la maglia rosa Mathieu Van der Poel, che ha proceduto in mezzo al gruppo provando a portarsi avanti nel finale, per poi mettersi negli ultimi 500 metri a tirare la volata al compagno italo-polacco Jakub Mareczko, che però è rimasto imbottigliato e ha dovuto accontentarsi del quinto posto. Lunedì si parte per la Sicilia, dove martedì il Giro ripartirà con la quarta tappa, sull’Etna. Nel frattempo Van der Poel si gode la sua maglia rosa “contento di avere il simbolo del primato anche in Italia, è una bellissima sensazione. Voglio godermi l’essere primo in classifica anche in questa prima frazione nel Bel Paese”. Il tutto in attesa della prima vera montagna, e di uno spettacolo che sembra assicurato.

Ordine d’arrivo della terza tappa del Giro d’Italia, Kaposvar-Balatonfured di 201 km: 1. Mark Cavendish (Gbr) in 4h56’39” 2. Arnaud Demare (Fra) s.t. 3. Fernando Gaviria (Col) s.t. 4. Biniam Girmay (Eri) s.t. 5. Jakub Mareczko (Ita) s.t. 6. Edward Theuns (Bel) s.t. 7. Simone Consonni (Ita) s.t. 8. Caleb Ewan (Aus) s.t. 9. Alberto Dainese (Ita) s.t. 10. Phil Bauhaus (Ger) s.t. Classifica generale: 1. Mathieu Van der Poel (Ola) 2. Simon Yates (Gbr) a 11” 3. Tom Dumoulin (Ola) a 16” 4. Matteo Sobrero (Ita) a 24” 5. Wilco Keldermann (Ola) a 24” 6. Ben Tulett (Gbr) a 24” 7. Tobias Foss (Nor) a 28” 8. Bauke Mollema (Ola) a 28” 9. Pello Bilbao (Spa) a 29” 10. Mauro Schmid (Svi) a 29”.

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