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Cavalieri al Tg1: “Fathallah sembrava essersi ripreso. Ci ha spinto da lassù”

Non si spengono ovviamente il clamore e la commozione per l’improvvisa scomparsa del 32enne agrigentino Haitem Jabeur Fathallah, che avrebbe pagato con la vita una crisi ipoglicemica. Un’ipotesi avanzata dal Tg1, che ha intervistato l’allenatore Claudio Cavalieri, che tra le lacrime ha ricostruito le fasi concitate di un pomeriggio in cui il play era assoluto protagonista, avendo realizzato ben 18 punti nei primi 23 minuti di partita.

Fathallah
Fathallah in azione contro il Cocuzza San Filippo del Mela (foto Vincenzo Nicita Mauro)

Poi il malore, che sembrava avere superato: “Si era ripreso, aveva effettuato la prova del diabete con il suo strumento e autonomamente la puntura di insulina”. Durante la corsa in ospedale in ambulanza una nuova ricaduta si è rivelata decisiva, dal momento che avrebbe originato un attacco cardiaco. La Fortitudo Messina si è imposta sul parquet per 91-88 contro la Dierre Reggio Calabria. Un successo passato in secondo piano, in qualche modo ispirato da Fathallah. “Credo fortemente che sia stato lui a farci vincere la partita e a darci una spinta in più”, ha concluso Cavalieri ai microfoni della tv di Stato.

Il dramma allunga una tragica serie che accomuna atleti di molte discipline, dal calcio al basket fino al volley. Il ricordo di quanto avvenuto a Christian Eriksen agli ultimi Europei di calcio, vicenda che per fortuna non ha avuto un esito letale, è ancora fresco e non occorre andare molto indietro nel tempo per rievocare eventi conclusisi in modo drammatico, come accaduto all’inizio dell’anno in Portogallo al 24enne calciatore brasiliano Alex Apolinario.

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Fathallah sotto canestro (foto Vincenzo Nicita Mauro)

Sempre nel calcio, in Italia non si dimenticano i casi di Giuliano Taccola, Renato Curi e Piermario Morosini, deceduti in campo, di Daniel Jarque e Davide Astori, trovato senza vita nella sua camera in un albergo di Udine, dove la squadra era in trasferta, nel 2018. Ma nei palazzetti ancora si ricorda la scomparsa improvvisa del pallavolista Vigor Bovolenta (38 anni) o del cestista Davide Ancilotto, morto durante una gara amichevole: il giocatore si accasciò al suolo colpito da un aneurisma cerebrale. Più lontano il caso di Luciano Vendemini, che nel 1977 morì per la rottura dell’aorta.

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