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Catalano: “Con Proto il Messina può sognare. Due Torri? Se solo avessi saputo…”

Era sugli spalti il giorno del derby con il Catania, ma Gaetano Catalano non hai smesso di seguire il suo Messina. A poco più di un mese dall’insediamento di Franco Proto, l’ex tecnico dei peloritani, autore della promozione dalla Serie D alla Seconda Divisione nella stagione 2012-2013, commenta ai nostri microfoni i primi passi della nuova gestione. “Non è mai facile subentrare a stagione ampiamente inoltrata e soprattutto in una situazione non rosea – ha detto Catalano –. Credo che ci siano dei programmi importanti per il futuro, si stanno gettando le basi per disputare un campionato diverso già a partire dal prossimo anno. O presupposti ci sono, la squadra sta facendo un buon lavoro anche grazie all’impegno del mister e del suo staff ed  adesso come obiettivo non ci può che essere la salvezza che ritengo sia alla portata di questa squadra”.

Gaetano Catalano
Il tecnico del Messina Gaetano Catalano nella sala stampa del “Pinto” (foto Paolo Furrer)

Catalano racconta, sempre con lo spirito del tifoso, come ha vissuto le settimane in cui il futuro del Messina sembrava volgere verso il baratro:”Parlare da fuori non è mai facile – afferma – la verità la conoscono solo i diretti interessanti. La vecchia proprietà ha fatto dei sacrifici, poi si è presentata la necessità di dover cedere la mano ad altri investitori. Da quello che ho letto questa trattativa è stata un continuo tira e molla, non so perché si è arrivati ad una conclusione solo dopo tanti mesi. Ma credo che l’esito finale sia stato il più giusto per non far morire il calcio a Messina”.

Il tecnico Gaetano Catalano in piedi di fronte alla sua panchina (foto Paolo Furrer)

Il Messina delle ultime settimane ha convinto anche l’ex tecnico:”L’ho visto giocare tante volte in casa – continua – e devo dire che ho visto una squadra che ha un approccio importante. Con il Catania sicuramente meritava di più, domenica con il Taranto dopo 10 minuti era avanti 2-0, è importante far valere il fattore campo se si vuol raggiungere la salvezza. Inoltre credo che il passaggio di proprietà abbia dato serenità. La permanenza in Lega Pro è alla portata di questa squadra anche se, come si dice, dovrebbero arrivare dei punti di penalizzazione”.

Catalano spende parole importanti anche per Cristiano Lucarelli:”Personalmente non lo conosco, ma già come calciatore si vedeva che aveva personalità da vendere. E’ riuscito a tirare fuori da questi ragazzi il massimo sia sotto il profilo tecnico che sotto quello caratteriale, inoltre – dice – anche sotto il profilo tecnico-tattico mi sembra preparato, ma il suo punto di forza credo che sia il carattere”.

In Catalano c’è infine tanta amarezza per come è andata a finire l’esperienza con il Due Torri:”Quando le cose finiscono così non è mai positivo. Se avessi saputo certe cose – commenta – probabilmente non avrei neanche iniziato. Mi hanno convinto delle persone con cui avevo già lavorato a Messina: i presupposti erano quelli di puntellare la squadra per tentare la salvezza che con 5 innesti credo sarebbe anche arrivata. La società non è riuscita ad affrontare  il tutto e l’amaro in bocca c’è anche perché ci tenevo a rimettermi in gioco. E’ un peccato, perchè credo che la provincia di Messina abbia perso una società importante che negli ultimi anni si era destreggiata molto bene in un campionato molto difficile come la serie D lanciando anche dei giovani interessanti”.

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