Con i suoi 38 punti ha deciso il big match di giornata fra Sant’Agata e Castanea, parla il play del Castanea Basket, Simone Carpinteri, top scorer del campionato di Promozione maschile.
Simone perchè la scelta del Castanea Basket nel campionato di Promozione?
“Ho scelto il Castanea innanzitutto per il progetto della società e sopratutto per la serietà che ha dimostrato nei miei confronti, cosa che non hanno fatto altre squadre di categorie superiori in preseason. Il campionato di promozione è una sfida personale che ho scelto di affrontare per rimettermi in gioco dopo la stagione poco brillante dell’anno scorso e il Castanea è stata ben lieta di offrirmi la possibilità di riscattarmi”.
Cosa ne pensi di questo mercato ricco di giocatori stranieri?
“Sinceramente penso non faccia bene al movimento cestistico regionale. Ci troviamo in una situazione dove le società preferiscono due giocatori stranieri già formati piuttosto di investire sui giovani dei vivai, che non trovano più spazio per mettersi in gioco. È un problema che ho affrontato sulla mia pelle quest’anno”.
Il mercato è terminato, sei stato cercato da qualche altra società ?
“Si. Ho avuto tante offerte da squadre di serie C siciliana e non, ma sinceramente ho sentito cose che non si possono immaginare e che non vorrei commentare. Purtroppo le società pensavano, forse, fossi disperato e che bastasse poco per farmi partire, ma valutando ho sempre preferito il Castanea”.
Perchè sei rimasto al Castanea?
“Sono rimasto al Castanea perché è una società in evoluzione e sopratutto perché credo che quando si inizi qualcosa bisogna portarla a termine. È un ambiente con tante ambizioni e voglio dare il mio contributo affinché si realizzino”.
Cosa ci puoi dire della società, dei progetti che ha su di te e sull’ottimo campionato che state disputando?
“La società è una delle migliori che ci siano sul nostro territorio. Si vive il basket con divertimento e passione, proprio come lo vivo io. Del mio futuro ne ho parlato con il presidente e vedremo strada facendo cosa accadrà. L’unica cosa alla quale pensiamo adesso è vincere il campionato e divertire i nostri tifosi”.
Che rapporto hai col tuo nuovo coach?
“Con il coach c’è un rapporto di amicizia e stima reciproca. La fiducia che ha avuto in me fin dall’inizio la sto ripagando sul campo e ho ritrovato la carica che avevo perso. Ci confrontiamo su tutto ciò che riguarda l’aspetto tecnico della squadra ed è importante per me dare e ricevere per imparare e crescere cestisticamente e umanamente”.
Che ambiente hai trovato?
“Un ambiente sereno che vive il basket nella maniera migliore. Un ambiente che ha tanta voglia di emergere e confrontarsi con palcoscenici di livelli superiori”.
Parlaci di questo gruppo di giocatori, soprattutto degli ultimi acquisti, con i quali avete aumentato i centimetri sotto canestro.
“Per quanto mi riguarda ho trovato dei giocatori che in pochissimo tempo sono diventati amici. Siamo molto legati e ci sosteniamo sempre. In questa ultima finestra di mercato sono arrivati Gugliotta e Bianchi. Bianchi un giocatore di esperienza che ha vissuto la serie A e con grande umiltà e sacrificio si è messo subito a disposizione di ognuno di noi per farci crescere tecnicamente e non. Gugliotta è entrato in questa squadra e si è subito ambientato. È un gran giocatore con tanta voglia di vincere e grinta che ci trasmette in allenamento e in partita. Due innesti fondamentali che ci hanno permesso di ingranare al meglio in questa seconda parte di campionato”.
Abbiamo visto che siete riusciti a vincere in casa dello Sporting Sant’Agata, questo Castanea dove vuole arrivare ?
“A Sant’Agata è stata una delle nostre migliori prestazioni. Ci tenevamo molto a portare i due punti a casa, soprattutto dopo i primi due scontri persi sempre nel rush finale. Il Castanea vuole vincere e ha le carte in regola per farlo”.
Nel tuo futuro cosa vedi, sappiamo che molti non avrebbero fatto la tua stessa scelta di giocare nel torneo di Promozione.
“Il mio futuro è molto incerto. Sto per concludere il percorso universitario e sinceramente non penso ancora al mio futuro cestistico. Tanti giocatori mi hanno definito “incosciente” (per essere educato) per aver scelto la sesta serie ma sinceramente mi sono confrontato con realtà di serie C che per atteggiamento e modo di fare non meriterebbero neanche di disputare il torneo che stiamo facendo. Penso che questa scelta non comprometta la mia carriera, ho ritrovato la carica e la fiducia in me stesso che avevo perso nella ultima esperienza in serie C. Ho trovato un ambiente stupendo e che mi valorizza. Ho dei compagni che mi sostengono e grazie anche a loro sto riconquistando fiducia. Spero di poter dare ancora moltissimo a questa squadra che per me è come una seconda famiglia oramai”.