Sospesa a metà tra la delusione per il mancato accesso ai Play-in Gold e la consapevolezza che il Castanea nel girone di ritorno ha mostrato il miglior gioco e una determinazione da grande squadra. La diretta conseguenza è la partecipazione ai playout da posizione privilegiata, con un mantenimento della categoria che appare soltanto una mera formalità.
![Castanea Basket Messina](https://www.messinasportiva.it/wp-content/uploads/2025/02/Bellomo-in-pressione-foto-Marco-Credendino-300x200.jpg)
Coach Claudio Cavalieri ha stilato il suo bilancio ai microfoni di “Fantabasket”: “La stagione è più che positiva ma siamo soltanto al primo step. Ho abbracciato il progetto perché volevo lavorare con i giovani a qualunque costo, per cercare di farli crescere e dare loro delle opportunità. Prima o poi abbraccerò anche un progetto senior, con giocatori già affermati, ma per adesso volevo mettermi in gioco e ci sono riuscito. Il lavoro è soltanto all’inizio ma credo che ogni allenatore che si rispetti voglia vedere una crescita dei propri ragazzi, vederli ad agosto in un modo e a febbraio in un altro. Ci dispiace non essere entrati nel Play-in, ma è inutile recriminare”.
Determinante lo scontro diretto perso all’overtime contro Matera ma il girone di ritorno dei gialloviola è stato straripante. “Quella partita in casa è stata determinante: i miei ragazzi hanno dato tutto, purtroppo loro sono stati più bravi. Mi mangio le mani per altri punti lasciati per strada, che potevano essere nostri se fossimo stati più attenti, ma va bene così. Stiamo facendo il massimo che possiamo e ne siamo orgogliosi”.
![Castanea Basket Messina](https://www.messinasportiva.it/wp-content/uploads/2025/02/Mulevicius-lotta-sotto-canestro-foto-Marco-Credendino-300x200.jpg)
Tanti i singoli in vetrina, in un gruppo cresciuto settimana dopo settimana. “Angarica e Roberto sono eccezionali, così come tutti gli altri della squadra, perché il Castanea quest’anno ha avuto la fortuna di avere ragazzi d’oro. Quando abbiamo allestito la squadra con la società ho puntato molto su questi due ragazzi, ma la verità è che loro devono dire grazie ai compagni, che li mettono ogni settimana nelle condizioni tecniche, ma soprattutto psicologiche, di essere liberi di esprimersi, e anche questo non è facile. Il gruppo è davvero interessante con Boccasavia, Vona, Valente, Mulevicius, Natalini, Giovani, Cassano e Bellomo. Per me è stato piacevole lavorare su giocatori che avevano delle etichette che non mi sono mai piaciute”.
Lo sguardo è rivolto agli obiettivi della seconda fase, che inizierà con la trasferta di Canosa di Puglia, con la volontà di blindare il prima possibile la questione salvezza. “Non possiamo fermarci ora. Non siamo entrati nei play-in e dobbiamo vincere tutte le partite. Siamo forti e l’abbiamo dimostrato. La strada è quella giusta, ora non possiamo distrarci dagli obiettivi individuali, ma dobbiamo pensare prima di tutto alla squadra e ai colori che portiamo in giro per l’Italia. Il rispetto è alla base di tutto. Quest’anno mi sono allontanato dalla mia zona, che forse così confortevole non era, perché dovevo sempre risolvere problemi su problemi. Dovevo farmi conoscere da persone diverse”.