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Castanea, Frisenda: “Amiamo questo sport ma ripartire adesso sembra un’utopia”

Il pensiero da parte del responsabile tecnico del Castanea Basket 2010  è emerso chiaro e netto durante la riunione svoltasi tra il presidente  della Fip Sicilia Cristina Correnti e i dirigenti di tutte le società  partecipanti al prossimo campionato di serie C Silver per valutare la  fattibilità o meno di una ripartenza della stagione sportiva. Questa la posizione ufficiale della società giallo viola che soltanto con le debite garazie potrà valutare se tornare in campo, eventualità che ad oggi appare poco realistica: “Ringraziamo il presidente  regionale per averci permesso di evidenziare il nostro punto di vista prima dell’incontro romano col presidente federale Petrucci. Aspettiamo di capire quello che avverrà il dodici ma prevedere adesso una ripartenza mi sembra una scelta molto discutibile. Vorrei comunque che, prima di qualsiasi decisione assunta a livello centrale, fossero tenute in debita considerazione le esigenze delle società emerse anche in questa sede. Non capisco perché dopo la prudenza nei mesi di marzo ed ottobre adesso con dei numeri sanitari di gran lunga più deficitari e poco rassicuranti per il nostro territorio si stia accelerando nella direzione di una  ripartenza. In città l’invito è quello di restare a casa mentre noi in  questo momento dovremmo girare con l’autocertificazione per andare a giocare o ad allenarci. La nostra categoria è stata recentemente indicata d’interesse nazionale dal Coni ma quando parlo con molti dei miei giocatori  loro faticano a prendere una decisione a scatola chiusa. Ho  collaboratori tecnici molto esperti che preferirebbero evitare la loro  presenza al campo.

Filippo Frisenda
Filippo Frisenda in panchina

Il rischio di un contagio personalmente non mi fa  dormire, non me la sento in questo momento di prendere in considerazione una ripartenza immediata. Posso considerare unicamente una valutazione tra qualche settimana perché non abbiamo ancora idea di quanto possa durare questa pandemia. Come società abbiamo già  sostenuto diversi interventi di sanificazione del campo di Ritiro dopo che ad ottobre si era ipotizzato il verificarsi di un possibile contagio. Inoltre non va dimenticata la questione economica perchè qualora si dovesse ripartire ma poi dovessimo forzatamente richiudere personalmente andrei incontro a perdite non più affrontabili che potrebbero persino costringerci alla chiusura o al netto ridimensionamento della società. Dopo essere arrivati in serie C, per noi un  grande sogno, non pensavamo di dover vivere un momento del genere. Il nostro quindi non è un no ideologico perchè siamo disponibili a giocare magari attendendo il mese di marzo che, grazie alla diffusione del vaccino e  con una diminuzione dei contagi, può essere determinante per il contenimento della pandemia. Con i palazzetti aperti sarà  consentito lo spostamento di tante persone verso questi spazi, attendiamo la giornata di martedì e valuteremo se questo campionato potrà svolgersi in sicurezza”. Per la cronaca la riunione tecnica dei club siciliani ha evidenziato  posizioni di segno diametralmente opposto con un fronte maggioritario in favore di una non ripartenza immediata.

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