Vacanze finite, adesso si torna a correre e a sudare. Per Riccardo Cassaro, 170 gettoni in D in carriera, è stata un’estate particolare, vissuta nell’attesa della chiamata giusta, che è arrivata. Forse quella più bella e inattesa, perché l’ex difensore di Igea Virtus e Due Torri sarà una colonne del nuovo Messina. Fedelissimo del tecnico Antonio Venuto, Cassaro sarà presente già domenica alle 12 a Torrenova, quando partirà ufficialmente la prima stagione del nuovo corso peloritano. Poi dritti a Rocca di Caprileone per l’inizio della preparazione.
Il 28enne difensore già scalpita: “Sono molto emozionato, non era mai capitato che arrivassi ad agosto senza squadra. Ho aspettato e ne è valsa la pena: è arrivata la chiamata più bella, che sembra il preludio ad un’esperienza avvincente. Perché stiamo parlando di una piazza come Messina, che merita tanto. Toccherà a noi riportarla lì dove merita“.
Al nuovo Messina il duro compito di far dimenticare l’onta dell’ennesimo fallimento: “Stiamo parlando di una realtà che merita tanto, probabilmente anche la Serie C gli sta stretta. Ora però dobbiamo solo rimboccarci le maniche, sappiamo che ci aspetta un compito duro perché io il campionato lo conosco bene e possono dire che non sarà affatto una passeggiata. Inoltre affronteremo tante squadre che solo per il fatto di giocare contro il Messina daranno il 110%”.
Il 28enne originario di Caltanissetta ritrova in riva allo Stretto una vecchia conoscenza: “Mister Venuto è un combattente, un guerriero che sa trasmettere valori positivi alla propria squadra, al di là della preparazione tecnico-tattica. Mi ha subito telefonato non appena ha raggiunto l’accordo con il Messina, mi ha fatto piacere, è stato un attestato di stima che spero di ripagare sul campo. A lui non potevo dire di no, lui è senza dubbio l’uomo giusto al momento giusto”.
Le tre stagioni con la maglia del Due Torri hanno rappresentato uno dei momenti più importanti della carriera di Cassaro: “Insieme al mister ci siamo tolti delle grandi soddisfazioni e con i miei ex compagni abbiamo portato in alto il nome di un paesino di poche migliaia di abitanti come Gliaca di Piraino, sfiorando pure i playoff. Ora però sarà tutta un’altra storia, Messina non è Gliaca e dovremo puntare sempre al massimo obiettivo senza fare troppi calcoli”.
Dopo il fallimento del Due Torri, lo scorso dicembre Cassaro è approdato all’Igea Virtus, dove ha collezionato 17 presenze: “Ho giocato tutte le gare eccezion fatta per due occasioni in cui sono rimasto fermo ai box per noie muscolari. Lì ho avuto l’onore di essere allenato da Raffaele, che è un altro tecnico molto preparato e ho potuto vedere la differenza che c’è rispetto ad una piazza come Gliaca a livello di pressione. Sono entrato a far parte di un gruppo rodato che in quel momento era pure in vetta al campionato: ricordo che arrivai giovedì e già la domenica fui gettato nella mischia. Sapevo di essere tra i confermati per questa stagione, ma poi con la società non abbiamo trovato l’accordo”.
Difensore duttile tatticamente, Cassaro si presenta così: “Io nasco centrale di difesa, il mio ruolo nelle giovanili del Torino era quello. Poi alla Nissa fu mister Gaetano Di Maria a spostarmi terzino. Mi so adattare in entrambi i ruoli, conosco bene il 3-5-2 di mister Venuto. Non mi ritengo un giocatore esplosivo ma dinamico, attacco gli spazi e faccio movimento senza palla”.