Ritornare al successo per continuare a stupire. Non si preannuncia una domenica tranquilla per la Nebros, che al “Vasi” affronterà il Città di Comiso che arriva a Gliaca di Piraino con i gradi di squadra più in forma del torneo, come testimoniano i tre successi consecutivi contro Nuova Igea Virtus, Acicatena e Real Siracusa Belvedere. Anche la squadra di Perdicucci si presenta forte dei risultati ottenuti nell’ultimo periodo, considerato che dopo il ko di Santa Croce alla seconda giornata sono arrivati tre pareggi e altrettante vittorie.
Sarà una partita aperta, dunque, ma per il difensore Riccardo Cassaro la Nebros potrà tornare al successo soltanto tenendo gli occhi aperti: “Sarà un match molto complicato. Affrontiamo una squadra particolarmente in palla, anzi la più in forma del momento. Hanno battuto Igea e Real Siracusa Belvedere, hanno vinto in un campo difficile come quello di Acicatena ed eliminato il Modica dalla Coppa Italia. Non è facile in questa categoria infilare un simile filotto di vittorie ma il Comiso ci è riuscito. Ad inizio campionato gli addetti ai lavori pronosticavano che avrebbero faticato a salvarsi, invece hanno dimostrato di avere ottime qualità, giocatori molto forti se gli concedi spazi e quindi non dobbiamo perdere l’attenzione che ci ha contraddistinto nella prima parte di stagione”.
La Nebros però vuole tornare al successo infilando anche il settimo risultato utile consecutivo e Cassaro indica la via: “Siamo una squadra che cura molto certi particolari, abbiamo battuto formazioni molto forti come Siracusa e Modica. Finora abbiamo sbagliato una sola gara, quella di Santa Croce Camerina, in cui non ci è riuscito nulla ed è un episodio che non si deve verificare mai più. Stiamo facendo bene ma questo non mi sorprende: la società ha allestito una rosa con grande raziocinio, lo scorso anno i miei compagni hanno disputato un ottimo campionato, Fioretti si è laureato capocannoniere e su quella base sono arrivati giocatori di grande esperienza come Ancione e Paterniti”.
Per l’ex Acr Messina, dopo la stagione all’Igea, è arrivata la sfida Nebros, con i risultati che gli stanno dando ragione: “Avevo già parlato con Paterniti, conosceva l’ambiente e alcuni dirigenti dopo l’anno di Acquedolci e me ne ha parlato bene. Aveva ragione, la società è molto presente e attenta alle nostre esigenze. Non conoscevo personalmente mister Perdicucci, ma giocare contro le sue squadre era sempre difficile perché è un ottimo tecnico, sa disporre i giocatori in campo molto bene e trasmette il carisma che fa parte del suo carattere. Ma al di là dell’aspetto caratteriale è tutto lo staff tecnico che è di primo livello: il preparatore Arasi è un professionista serio che cura tutto nei minimi particolari”.